Powered By Blogger

domenica 22 maggio 2011

Langston Hughes (1902 - 1967)

La Madre al Figlio

Bene, figliolo, te lo dirò:
la vita per me non è stata una scala di cristallo.
Ci furono chiodi
e schegge
ed assi sconnesse,
e tratti senza tappeti sul pavimento
nudi.
Ma per tutto il tempo
seguitai a salire
e raggiunsi i pianerottoli,
e voltai angoli
e qualche volta camminai nel buio
dove non era spiraglio di luce.
Così, ragazzo, non tornare indietro.
Non fermarti sui gradini
perché trovi ardua l'ascesa.
Non cadere ora
perché io vado avanti, amor mio,
continuo a salire
e la vita per me non è stata una scala di cristallo.
***************
ANCH'IO SONO L'AMERICA

Anch'io canto l'America
Sono il fratello scuro
Mi mandano a mangiare in cucina
Quando vengono gli ospiti
Ma io rido
e mangio bene
e divento più forte
Domani,
mi siederò al tavolo
quando vengono gli ospiti
Nessuno allora oserà dirmi
'vai a mangiare in cucina'.

Inoltre,
vedranno quanto sono bello
e si vergogneranno
Anch'io sono l'America.
*********************
SONO UN NERO

Sono un Nero:
nero com'è nera la notte
nero come le viscere della mia Africa.
Sono stato schiavo:
Cesare mi fece pulire le sue gradinate,
lucidai gli stivali di Washington.
Sono stato operaio:
sotto le mie mani crebbero le Piramidi
preparai la malta per il "Woolworth Building".
Sono stato cantore:
per tutte le strade dall'Africa alla Georgia
portai i miei canti di dolore
inventai il ragtime.
Sono stato una vittima:
i Belgi nel Congo mi tagliarono le mani
ora mi linciano nel Texas.
Sono un nero:
nero com'è nera la notte
nero come le viscere della mia Africa.

George Bacovia (1881 - 1957)

Piombo

Dormivano a fondo le bare di piombo,
E fiori di piombo e funereo ornamento -
Stavo solo nella tomba… e c’era vento…
E scricchiolavano le corone di piombo.

Dormiva riverso l’amore mio di piombo
Su fiori di piombo, e presi a chiamarlo -
Ero solo accanto al morto… ed era freddo...
E pendevano le sue ali di piombo.

Piombo, 1916


Scena

Gli alberi bianchi, gli alberi neri
Stanno nudi nel parco solitario:
Scena di lutto funerario...
Gli alberi bianchi, gli alberi neri.

Nel parco ancora piangono i rimorsi…

Con piume bianche, piume nere
Un uccello con note amare
Attraversa il parco secolare...
Con piume bianche, piume nere...

Nel parco un fantasma appare...

E foglie bianche, foglie nere;
Gli alberi bianchi, gli alberi neri;
E piume bianche, piume nere,
Scena di lutto funerario...

Nel parco la neve cade piano...

Piombo, 1916


Tramonto

Passano i corvi - ah, “I corvi”
Del poeta Tradem -
E scorrono all’imbrunire
Su una piazza gelata,

E vanno all’inferno...
Mentre, d’argento,
Nel tramonto d’argento,
S’accende la luna nuova

Negli argentei orizzonti
Nell’ampia tomba...
Amore... ah, “I corvi”
Del poeta Tradem...

Piombo, 1916


Piano

Solo, solo, solo,
In una locanda, lontano -
Dorme anche l’oste,
Deserte le strade,
Solo, solo, solo...

Piove, piove, piove,
Tempo da sbronze -
E per ascoltare il deserto,
Che malinconia!
Piove, piove, piove...

Nessuno, nessuno, nessuno,
Tanto meglio -
E da tanto tempo
Non sa di me
Nessuno, nessuno, nessuno...

Brivido, brivido, brivido...
Ogni ironia
Rimarrà a voi -
È notte fonda,
Brivido, brivido, brivido...

Eterno, eterno, eterno,
Gli inganni da ora
Non mi chiameranno più -
Sui sogni la brina,
Eterno, eterno, eterno...

Solo, solo, solo,
Tempo da sbronze -
Senti ancora come piove,
Che malinconia!
Solo, solo, solo...

Piombo, 1916


Scena d'inverno

Nevica da morire attorno al macello
E sangue caldo scorre nel canale;
La neve è piena di sangue animale -
E nevica sulla triste pista ghiacciata...

É il bianco acceso di sangue rappreso,
E i corvi razzolano nel sangue... e suggono;
Ma è tardi... i corvi all'orizzonte fuggono
Attorno al macello il buio è ormai sceso.

Nevica di continuo nell'orizzonte oscurato...
E ora che i tristi vetri si accendono
Verso il macello arrivano i lupi, risplendono.
- Amore, sono io al portone ghiacciato...

Piombo, 1916


Serenata dell’operaio

Io per voi sono un mostro,
Perché un desiderio covo, di tempi nuovi,
Per me nel mondo vostro non c’è posto…
Ma mi leverò in piedi presto.

Oh, dormi bene, sempre così,
In sogni dolci, orrido borghese,
Sospirando, i palazzi che ti innalzo,
So bene anche distruggerli.

In questa notte, ecco, risuona
Una rozza serenata
Agli amanti persi sotto la luna,
Poeti dall’amore putrido.

Oh, dormi nella notte infinita,
Borghese dall’aria trionfale,
Ma preistorico animale
Per la ragione dorata.

Non si piange sotto la bionda luna,
Ma si placano le vendette,
Ai martiri bagnati di sangue
Canto l’ultima serenata.

Oh, dormi… ma salirò verso il sole
In volo sublime di aeroplano…
Con sogni dolci, borghese tiranno,
È la terribile aurora…

Scintille gialle, 1926

Victor Hugo (1802 - 1885)

A une femme

( da Les feuilles d' automne )

Bambina! Se fossi re, darei tutto il potere
e il mio carro, e lo scettro e il popolo obbediente
e la corona d'oro, e i miei bagni di porfido
e le flotte per cui il mare non è niente
in cambio d'un vostro sguardo.

Se fossi Dio, la terra e l'aria e l'onde darei,
gli angeli, i demoni piegati alla mia legge
e l'abissale caos dalle viscere feconde
l'eternità, lo spazio e i cieli e i mondi
in cambio d'un tuo bacio



À une femme

( Les feuilles d' automne )

Enfant ! si j'étais roi, je donnerais l'empire,
Et mon char, et mon sceptre, et mon peuple à genoux
Et ma couronne d'or, et mes bains de porphyre,
Et mes flottes, à qui la mer ne peut suffire,
Pour un regard de vous !

Si j'étais Dieu, la terre et l'air avec les ondes,
Les anges, les démons courbés devant ma loi,
Et le profond chaos aux entrailles fécondes,
L'éternité, l'espace, et les cieux, et les mondes,
Pour un baiser de toi !

Alessandro Manzoni (1785-1873)



SI AVVICINA IL TEMPORALE

La nebbia s'era da poco addensata
e accavallata in nuvoloni che,
rabbuiandosi sempre piu,
davano l'idea di un annottar tempestoso;
se nonche, verso il mezzo di quel cielo cupo e abbassato,
traspariva, come da un fitto velo,
la sfera del sole, pallida,
che spargeva intorno a sé un barlume fioco e sfumato,
e pioveva un colore smorto e pesante.
**************

Il Cinque Maggio

Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita
la terra al nunzio sta,
muta pensando all'ultima
ora dell'uom fatale;
né sa quando una simile
orma di piè mortale
la sua cruenta polvere
a calpestar verrà.
Lui folgorante in solio
vide il mio genio e tacque;
quando, con vece assidua,
cadde, risorse e giacque,
di mille voci al sònito
mista la sua non ha:
vergin di servo encomio
e di codardo oltraggio,
sorge or commosso al sùbito
sparir di tanto raggio;
e scioglie all'urna un cantico
che forse non morrà.
Dall'Alpi alle Piramidi,
dal Manzanarre al Reno,
di quel securo il fulmine
tenea dietro al baleno;
scoppiò da Scilla al Tanai,
dall'uno all'altro mar.
Fu vera gloria? Ai posteri
l'ardua sentenza: nui
chiniam la fronte al Massimo
Fattor, che volle in lui
del creator suo spirito
più vasta orma stampar.
La procellosa e trepida
gioia d'un gran disegno,
l'ansia d'un cor che indocile
serve, pensando al regno;
e il giunge, e tiene un premio
ch'era follia sperar;
tutto ei provò: la gloria
maggior dopo il periglio,
la fuga e la vittoria,
la reggia e il tristo esiglio;
due volte nella polvere,
due volte sull'altar.
Ei si nomò: due secoli,
l'un contro l'altro armato,
sommessi a lui si volsero,
come aspettando il fato;
ei fè silenzio, ed arbitro
s'assise in mezzo a lor.
E sparve, e i dì nell'ozio
chiuse in sì breve sponda,
segno d'immensa invidia
e di pietà profonda,
d'inestinguibil odio
e d'indomato amor.
Come sul capo al naufrago
l'onda s'avvolve e pesa,
l'onda su cui del misero,
alta pur dianzi e tesa,
scorrea la vista a scernere
prode remote invan;
tal su quell'alma il cumulo
delle memorie scese.
Oh quante volte ai posteri
narrar se stesso imprese,
e sull'eterne pagine
cadde la stanca man!
Oh quante volte, al tacito
morir d'un giorno inerte,
chinati i rai fulminei,
le braccia al sen conserte,
stette, e dei dì che furono
l'assalse il sovvenir!
E ripensò le mobili
tende, e i percossi valli,
e il lampo dè manipoli,
e l'onda dei cavalli,
e il concitato imperio
e il celere ubbidir.
Ahi! Forse a tanto strazio
cadde lo spirto anelo,
e disperò; ma valida
venne una man dal cielo,
e in più spirabil aere
pietosa il trasportò;
e l'avviò, pei floridi
sentier della speranza,
ai campi eterni, al premio
che i desideri avanza,
dov'è silenzio e tenebre
la gloria che passò.
Bella Immortal! Benefica
Fede ai trionfi avvezza!
Scrivi ancor questo, allegrati;
ché più superba altezza
al disonor del Gòlgota
giammai non si chinò.
Tu dalle stanche ceneri
sperdi ogni ria parola:
il Dio che atterra e suscita,
che affanna e che consola,
sulla deserta coltrice
accanto a lui posò.

CLAUDE McKAY (1889-1948)

IF WE MUST DIE

If we must die, let it not be like hogs
Hunted and penned in an inglorious spot,
While round us bark the mad and hungry dogs,
Making their mock at our accursed lot.
If we must die, O let us nobly die,
So that our precious blood may not be shed
In vain; then even the monsters we defy
Shall be constrained to honor us though dead!
O kinsmen! we must meet the common foe!
Though far outnumbered let us show us brave,
And for their thousand blows deal one death-blow!
What though before us lies the open grave?
Like men we'll face the murderous, cowardly pack,
Pressed to the wall, dying, but fighting back!

****************
SE DOBBIAMO MORIRE

Se dobbiamo morire, che non sia come i maiali
Braccati e rinchiusi in un angolo senza gloria,
Mentre tutto intorno a noi abbaiano cani rabbiosi e famelici,
che si fanno beffe del nostro destino maledetto.
Se dobbiamo morire, che sia con onore,
Così che il nostro sangue prezioso non non sia versato
Invano, allora anche i mostri che combattiamo
Saranno costretti a renderci onore benché morti!
Fratelli! Dobbiamo affrontare il nemico comune!
Anche se molto più numeroso, noi dobbiamo mostrarci coraggiosi,
E per ogni mille dei loro colpi assestarne uno mortale!
Che importa se ci tocca la morte?
Affrontiamo da uomini il branco di assassini vigliacchi,
Sbattuti contro il muro, morendo, ma restituiamo colpo su colpo!

sabato 14 maggio 2011

14 maggio: eventi, nati e morti

Il 14 maggio del 1643, a soli 4 anni, Luigi XIV diventa re di Francia;
nel 1796 Edward Jenner somministra la prima vaccinazione anti-vaiolo;
nel 1910 la nazionale italiana di calcio gioca la sua prima partita;
nel 1931, al Teatro Comunale di Bologna, Arturo Toscanini viene preso a schiaffi da un gruppo di fascisti per essersi rifiutato di eseguire l'inno fascista "Giovinezza";
nel 1955, otto nazioni del blocco comunista, firmano un trattato di mutua difesa chiamato "Patto di Varsavia";
nel 1977, a Milano, durante le manifestazioni di protesta a seguito dell'uccisione di Giorgiana Masi, un gruppo di autonomi fa fuoco sulle forze dell'ordine, ferendo gravemente il brigadiere Antonio Custra, che morirà il giorno dopo.

Nascono il 14 maggio:
José Santos Chocano (1875 - poeta peruviano), Roque Dalton (1935 - poeta rivoluzionario salvadoregno), George Lucas (1944 - regista americano), David Byrne (1952 - fondatore dei Talking Heads), Robert Zemeckis (1952 - regista americano), Paul Shortino (1958 - cantante dei Rough Cutt), Steve Hogarth (1959 - cantante dei Marillion), Ian Astbury (1962 - leader dei The Cult), C.C.De Ville (1962 - chitarrista dei Poison), Eric Petrson (1964 - chitarrista dei Testament), Valeria Marini (1967 - attrice italiana), Cate Blanchett (1969 - attrice australiana).

Morivano il 14 maggio:
Keith Reif (1976 - cantante dei Yardbirds), Rita Hayworth (1987 - attrice americana), Dante Pergreffi (1992 - bassista dei Nomadi),
Frank Sinatra (1998 - cantante e attore americano), Karl Shapiro (2000 - poeta americano), Mauro Bolognini (2001 - regista italiano).



giovedì 12 maggio 2011

ricordo di Giorgiana Masi



Mia Martini (1947-1995)

Nelly Sachs (1891 - 1970)

Ma chi vi tolse la sabbia dalle scarpe,
quando doveste alzarvi per morire?
La sabbia che Israele ha riportato,
la sabbia del suo esilio?
Sabbia rovente del Sinai,
mischiata a gole di usignoli,
mischiata ad ali di farfalla,
mischiata alla polvere inquieta dei serpenti,
mischiata a grani di salomonica sapienza,
mischiata all'amaro segreto dell'assenzio.

O dita,
che toglieste ai morti la sabbia dalle scarpe,
domani già sarete polvere
nelle scarpe di quelli che verranno!


AMY LOWELL (1874 - 1925)


Essere un fiore

Oh! Essere un fiore Chino nel sole,
Curvo, poi proteso verso l'alto
Quando corrono le brezze;

Innalzare
Una coppa colma di profumi
Piena di fragranza estiva al sole d'estate.

Oh! Essere una farfalla
Immobile, su un fiore
Sbattere le ali dipinte,
Felice di quell'attimo.

Gemme che restano chiuse
Miniere d'oro
Profonde,
immerse nel cuore di ogni calice.

Oh! Essere una nuvola
Soffiare nel blu,
Fare ombra alle montagne,
Irrompere alta in
Valli profonde
Dove i tormenti mantengono
Sempre il propagarsi del tuono
e il loro vago arco
di blu.

Oh! Essere un'onda
Dissolversi sulla sabbia,
Ritirarsi, ma abbandonare
Lentamente la terra.

Arcobaleno chiaro
Bagliori luminosi
Raccontare storie di grotte
di corallo seminascoste
nella sabbia gialla.

Muoiono presto i fiori;
Gli insetti vivono un giorno;
Le nuvole si dissolvono in acquazzoni;
Solo le onde giocano
E durano per sempre.

Riuscirà lo sforzo a
Rendere un mare di propositi
più forti di quelli che
sogniamo oggi?

12 maggio: eventi, nati e morti

Il 12 maggio del 1932, dieci settimane dopo il suo rapimento, il figlio neonato di Chales Lindbergh viene trovato morto a Hopewell nel New jersey, a poche miglia da casa Lindbergh;
nel 1949 l'Unione Sovietica annulla il blocco di Berlino;
nel 1967, alla Queen Elizabeth Hall, i Pink Floyd presentano il primo concerto rock quadrifonico;
nel 1974, in Italia, nel referendum per l'abrogazione della legge sul divorzio, vinconoi NO con il 59,3%;
nel 1977, a Roma, durante la manifestazione organizzata dai radicali per l'anniversario del referendum sul divorzio, scoppiano tafferugli con le forze dell'ordine; durante una carica, viene colpita mortalmente la diciannovenne Giorgiana Masi; il ministro degli interni Cossiga negherà che gli agenti abbiano usato armi, ma foto sulla stampa mostrano agenti in borghese che sparano ad altezza uomo.

Nascono il 12 maggio:
Celio Magno (1536 - poeta italiano), Giuseppe Giusti (1809 - poeta italiano), Dante Gabriel Rossetti (1828 - poeta inglese), Renzo Novatore (1890 - poeta anarchico italiano), Angiolo Poli (1903 - poeta italiano), Katherine Hepburn (1907 - attrice americana), Bertus Aafjes (1914 - poeta olandese), Giovanni Testori (1923 - poeta e drammaturgo italiano), Claribel Alegria (1924 - poetessa nicaraguense), Burt Bacharach (1928 - compositore americano), Mazisi Kunene (1930 - poeta sudafricano), Umberto Bindi (1932 - cantautore italiano), Andrej Voznesenskij (1933 - poeta russo), Manuel Alegre (1936 - poeta portoghese), Steve Winwood (1948 - polistrumentista inglese), Gabriel Byrne (1950 - attore irlandese), Ricky Portera (1954 - chitarrista degli Stadio), Eric Singer (1958 - batterista dei Kiss), Billy Duffy (1961 - chitarrista dei Cult), Emilio Estevez (1962 - attore americano), Ivan Tresoldi (1981 - poeta italiano).

Muoiono il 12 maggio:
John Dryden (1700 - poeta inglese), Charles Simon Favart (1792 - poeta francese), Johann Peter Uz (1796 - poeta tedesco), Amy Lowell (1925 - poetessa americana), Giovanni Lanzalone (1936 - poeta italiano), Nelly Sachs (1970 - poetessa tedesca), Mia Martini (1995 - cantante italiana).

mercoledì 11 maggio 2011

11 maggio: eventi, nati e morti

L'11 maggio del 330 Bisanzio viene ribattezzata Costantinopoli;
nel 1860 Giuseppe Garibaldi sbarca con i Mille a Marsala;
nel 1927 viene fondata in California la Academy of Motion Picture Arts and Sciences che istituisce il premio Oscar;
nel 1949 il Siam cambia il suo nome in Thailandia;
nel 1987 a Baltimore, viene eseguito il primo trapianto cuore-polmoni.

Nascono l'11 maggio:
Angelo Mazzola (1887 - poeta italiano), Camillo Mastrocinque (1901 - regista italiano), Salvador Dalì (1904 - pittore spagnolo), Franco Berardelli (1908 - poeta italiano), Marco Ferreri (1928 - regista italiano), Valentino (1931 - stilista italiano), Samih Al-Qasim (1939 - poeta palestinese), Eric Burdon (1941 - cantante degli Animals), Salvatore Toma (1951 - poeta italiano), Mino De Blasio (1954 - poeta italiano), Christoph Schneider (1966 - batterista dei Rammstein), Laetitia Casta (1978 - attrice francese), Matias Kupiainen (1983 - chitarrista degli Stratovarius).

Muoiono l'11 maggio:
Domenico Balestrieri (1780 - poeta italiano), Angelo Mazza (1817 - poeta italiano), John Trumbull (1831 - poeta americano), Henri Frédéric Amiel (1881 - poeta svizzero), Bob Marley (1981 - cantante giamaicano), Noel Redding (2003 - bassista di Jimi Hendrix), Frankie LaRocka (2005 - batterista con Bon Jovi e Bryan Adams), John Rutsey (2008 - primo batterista dei Rush).

martedì 10 maggio 2011

Ricordo di Frank Frazetta (1928 - 2010)
















10 MAGGIO: eventi, nati e morti

Il 10 maggio del 1497, Amerigo Vespucci lascia Cadice per il suo primo viaggio nel Nuovo Mondo;
nel 1908 viene celebrata per la prima volta la "festa della mamma";
nel 1933 in Germania i nazisti inscenano un vasto incendio di libri in pubblico;
nel 1954 Bill Haley & the Comets pubblicano "Rock around the clock" il primo disco di rock'n'roll a raggiungere la vetta delle classifiche;
nel 1980 inizia in Giappone la commercializzazione del videogioco "Pac-Man".

Nascono il 10 maggio:
Johann Peter Hebel (1760 - poeta tedesco), Claude Joseph de Lisle (1760 - poeta francese), Giusto Calvi (1865 - poeta italiano), Ivan Cankar (1876 - poeta sloveno), Fred Astaire (1899 - attore americano), Umberto Bellintani (1914 - poeta italiano), Ettore Scola (1932 - regista italiano), Jim Abrahams (1944 - regista americano), Sid Vicious (1957 - bassista dei Sex Pistols), Bono (1960 - cantante degli U2), Danny Carey (1961 - batterista dei Tool).

Sono morti il 10 maggio:
Sebastian Brant (1521 - poeta tedesco), Pier Jacopo Martello (1727 - poeta italiano), Christian Friedrich Henrici (1764 - poeta tedesco), François Andrieux (1833 - poeta francese), Roque Dalton (1975 - poeta salvadoregno), Joan Crawford (1977 - attrice americana), Giuseppe Antonio Arena (1995 - poeta italiano), David Wayne (2005 - cantante dei Metal Church), Frank Frazetta (2010 - illustratore americano)

lunedì 9 maggio 2011

9 MAGGIO: EVENTI, NATI E MORTI

Il 9 maggio del 1921, a Roma, viene presentato per la prima volta il dramma "Sei personaggi in cerca d'autore" di Luigi Pirandello;
nel 1946 il re Vittorio Emanuele III abdica in favore di Umberto II;
nel 1949 Ranieri III di Monaco diventa principe di Monaco;
nel 1955 La Germania Ovest entra nella NATO;
nel 1978 in via Caetani a Roma, viene ritrovato il corpo senza vita di Aldo Moro e a Cinisi viene ritrovato il corpo di Peppino Impastato;
nel 1994 Nelson Mandela diventa il primo presidente nero del Sudafrica;
nel 1997 un proiettile colpisce una studentessa, Marta Russo, all'interno dell'Università La Sapienza di Roma.

Nascono il 9 maggio:
1893 Lucian Blaga (poeta romeno), 1895 Pittigrilli (scrittore italiano), 1924 Bulat Salvovich Okudzava (poeta russo), 1936 Glenda Jackson (attrice inglese), Charles Simic (poeta americano), 1943 Emile Ardolino (regista americano), 1946 Candice Bergen (attrice americana), 1949 Billy Joel (cantante americano), 1950 Tom Petersson (bassista dei Cheap Trick), 1971 Paul McGuigan (bassista degli Oasis), 1975 Ryan Vikedal (batterista dei Nickelback)

Muoiono il 9 maggio:
1630 Théodore Agrippa d'Aubigné (poeta francese), 1805 Friederich Schiller (poeta tedesco), 1897 Vincenzo Cordova Savini (poeta italiano), 1968 Mercedes de Acosta (poetessa americana), 1993 Antonio Verri (poeta italiano), 1997 Marco Ferreri (regista italiano), 2006 Edouard Jaguer (poeta francese).

domenica 8 maggio 2011

8 MAGGIO : EVENTI, NATI E MORTI




L'8 maggio del 1429, Giovanna D'Arco, alla testa delle armate francesi, libera la città di Orléans dall'assedio inglese;
nel 1886, il farmacista John Stith Pemberton inventa una bevanda gadsata, che verrà poi chiamata Coca Cola;
nel 1898, a Torino, si disputa in un'unica giornata, il primo campionato di calcio di serie A; vince il Genoa che in finale supera l'Internazionale Torino;
nel 1902, a St.Pierre nella Martinica, erutta il vulcano Monte Pelee uccidendo più di 30.000 persone;
nel 1914 viene fondata la Paramount Picture;
nel 1936 Benito Mussolini, in un discorso a Pizza Venezia, annuncia la fonazione dell'Impero;
nel 1982, durante le prove del Gran premio del Belgio, muore il pilota della Ferrari Gilles Villeneuve.

******************************
Nascevano in questo giorno:
l'attore francese FERNANDEL (1903), il regista ROBERTO ROSSELLINI (1906), la poetessa italiana JOYCE LUSSU (1912), la poetessa americana JANE ROBERTS (1929), il poeta ameriano GARY SNYDER (1930), il bassista degliYardbirds PAUL SAMWELL SMITH (1943), il catante glam inglese GARY GLITTER (1944), il batterista dei T.Rex BILL LEGEND (1944), il pianista jazz KEITH JARRET (1945), il poeta italiano VICTOR CAVALLO (1947), il batterista e fondatore dei Van Halen ALEX VAN HALEN (1953);

Morivano in questo giorno:
lo scrittore francese GUSTAVE FLAUBERT (1880), il poeta svizzero PETER ESSENA (1899), il poeta romano CESARE PASCARELLA (1940), gli scrittori di fantascienza THEODORE STURGEON (1985) e ROBERT ANSON HEINLEIN (1988), l'attrice americana DANA "KIMBERLY" PLATO (1999)


sabato 7 maggio 2011

Ancora qualcosa di me

COME UN MENESTRELLO

Forse qualcuno piangerà

se accendo la notte,

forse qualcuno griderà

se spengo il giorno.

E allora me ne andrò

a cavallo di ogni giorni

e di ogni notte,

e come un menestrello

canterò una dolce canzone

che colmerà i cuori

vuoti da ogni forza.

Bacerò la pioggia,

accarezzerò la nebbia,

riscalderò il gelo,

solo col mio canto.

(1999)

****************************

PRELUDIO

Vedo solo acqua intorno a me,

un’acqua che mi dà vita

e genera un desiderio:

un futuro che ancora

non m’appartiene.

Nuoto libero

in questo spazio senza fine,

le mie mani

afferrano il nulla,

i miei piedi

girano tra il niente,

e i miei piccoli occhi

non vedono.

Poi,

le mie minuscole dita,

incontrano un nuovo spazio,

vuoto, buio,

che sembra senza sbocco.

Ed infine,

alla fine del tunnel,

finalmente riesco a vederlo:

il preludio della mia innocenza.

(2008)

*****************************

ANCORA

Sto ancora cercando

il mio equilibrio,

ora che la sera

è scesa sul mio volto

e più non sento cantare

le immagini dall’esterno;

vivrò per altre vite,

ancora, nonostante tutto,

e se per voi ciò può essere solo viltà,

sappiate invece che

con coraggio ho agito,

purtroppo…

Ancora sarò lucido

nel mio parlare

e nel mio udire,

perché voglio e riesco

a toccare il vuoto che mi circonda,

e anche se le mie mani

sono coperte dal gelo

riuscirò a sconfiggere

la calunnia delle vostre parole.

Amerò ancora passeggiare

lungo strade accidentate,

pur di innalzarmi

a chiedere perdono a Dio.

E se la luce potrà toccarmi

con le sue forti braccia,

sarò felice di gettare al vento

i miei residui resti…

(2004)

*****************************

TRASPARENZE

Specchi deformanti

sulla via che passa

attraverso la razionalità

e l’irraggiungibilità del vuoto;

aria bruciata da scorie radioattive

lasciate a contaminare

un deserto di urla

senza suoni di voci;

mari senza acqua,

cieli senza stelle,

miriadi di particelle vaganti

in labirinti di perfette sequenze sonore.

Lamenti e lamenti di specchi deformanti

che attirano l’anima abbattuta

come bersaglio da colpire alla cieca.

Semplici forme di vere trasparenze

nel sepolcro di un ricordo perduto.

(2006)

**********************************

DONNE SENZA LIBERTÀ

Longo le strade d’un perenne ritorno,

giace l’anima che più felicità non vide,

s’accartoccia la pelle squamosa di rabbia,

s’affloscia lenta una vita non desiderata.

Piange il corpo defraudato da mille mani,

urla la bocca baciata da mille labbra,

sibila la lingua sporcata da sogni non voluti,

giace in frantumi anche l’ultima libertà.

Le mani si piegano sul volto contraffatto,

lacrime di odio sul viso contratto,

e un gemito rauco come la morte,

s’assopisce come un bimbo nella notte.

Tremano le labbra incantate da una visione,

fremono le dita ingioiellate dal nulla,

l’odio s’innalza verso un cielo brunito di stelle,

e un lugubre canto veleggia

nella strada della solitudine

e del perenne ricordo assopito.

(2007)

********************************

LA FANTASIA AL POTERE

Anche quando ho cercato

di ribellarmi all’enorme potere

che il progresso stava esercitando

sul mio vivere spensierato,

non ho mai smesso

di cercare un appiglio

che mi potesse permettere

di essere me stesso

anche nei momenti senza luce

di questa impari lotta.

Io sono una piccola goccia

in quest’oceano di inutili bugie,

ma nella mia piccola oasi,

qualcosa di grande

l’ho fatto anch’io:

ho abbattuto il muro di omertà

tra la realtà virtuale

di un mondo frenetico ed inumano,

e la schietta fantasia

delle mie semplici parole.

(2001)

*******************************

IO SARÒ IMMORTALE

Sento in lontananza macabri passi avvicinarsi

e non trovo riparo per potermi aggrappare

per sfuggire a quell’orrenda visione.

Combatterò per la sopravvivenza,

per un domani migliore dell’oggi,

per vincere l’egoismo del genere umano

vuoto di tutte le energie positive.

E pensare che un tempo, neanche lontano,

penavo di vivere in un mondo disponibile,

accarezzato e baciato da mani morbide

e a labbra umide e carnose e piene d’amore.

Come sono lontani gli anni e quei pensieri

di ragazzo che s’apprestava alla vita.

Ora il disprezzo è la mia unica arma,

ma non soccomberò senza lottare

contro la violenza e l’acredine.

C’è ancora posto per uno che ama ancora

gli altri come ama se stesso?

Per uno che crede in una giustizia che

non si faccia inghiottire da individui ambigui

che bramano solo la propria immortalità?

La mia anima pura sarà immortale

in mezzo al vostro dolore

quando verranno giudicati i crimini

che avete commesso impuniti.

La mia anima pura sarà immortale

nel silenzio delle vostre parole,

quando sarà resa giustizia

per i delitti che non hanno avuto vendetta.

Solo allora la mia innocenza potrà valere

qualcosa di più dello sporco denaro

macchiato del sangue delle vostre ingenue vittime.

Ed io apparirò ai vostri occhi

come il vostro giustiziere.

(2006)

*****************************

S’È FATTO PESANTE IL MIO CUORE

Una volta scrivevo se un giorno ti rivedrò,

ora la speranza viaggia al centro dell’infinito.

In questi anni ti ho pensato, qualche volta,

e in me riaffiorava il flebile desiderio

di rivedere ancora quel sorriso malinconico.

S’è fatto pesante il mio cuore

quando il tuo viaggio s’è concluso amaramente,

per sempre rapito dal cielo di primavera.

Un giorno scrivevo di poterti dire tante cose,

ora le mie parole sono come cemento.

Avrei voluto toccare un sogno e spesso,

in quei giorni vissuti insieme a te,

ho pianto sul tempo perduto.

Ora quel tempo non tornerà

e quel piccolo attimo di felicità

lo conserverò sempre dentro i miei ricordi.

Cercherò di rincontrarti in un’altra vita

e quel malinconico sorriso diventerà allegria.

(2011)

************************************