Powered By Blogger

giovedì 4 agosto 2011

Mihaly Babits (26/11/1883 - 4/8/1941)

LA PREGHIERA DI GIONA

Ormai mi abbandonano le parole,
o sono diventato io come
un fiume straripante,
senza argini e senza méta,
tante vecchie inutili parole
trascino con me,
come porta il torrente
i pali arginanti e le dighe
con sè, errante.
Magari desse il Signore
al mio ruscello un letto
per portarmi sicuramente
verso il mare,
magari mettesse lui
la rima pronta alle mie poesie,
e la Bibbia sulla mensola
la mia metrica sia.

Perchè io Giona,
il suo pigro servo,
prima nascosto,
poi Giona nella balena
che scese nell'oscurità sorda
e rovente non per tre giorni,
ma per tre mesi, tre anni o secoli,
prima di sparire per sempre
nella bocca di una balena
eterna, ancora più sorda,
possa trovare la voce vecchia,
mettere le mie parole
in fila impeccabile,
come Lui mi suggerisce,
e possa parlare senza paura,
se mi permette la debole gola,
e non mi stanchi mai fino a sera,
o finchè le autorità del cielo
o di Ninive mi permetteranno
di parlare e non morire.

Nessun commento:

Posta un commento