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venerdì 12 agosto 2011

William Blake (28/11/1757 - 12/8/1827)

Una fantasticheria memorabile

Mentre camminavo fra i fuochi dell' Inferno,
deliziato da quei godimenti del genio
che agli Angeli appaiono come tormento e insania,
raccolsi alcuni dei loro Proverbi;
pensando che così come i detti
che s'usano in una nazione ne designano il carattere,
allo stesso modo i Proverbi dell' Inferno
renderanno palese la natura della sapienza Infernale
meglio di una qualsiasi descrizione di edifici o abbigliamenti.

Quando me ne tornai a casa, sull'abisso dei cinque sensi,
dove uno scosceso pendio minaccia il mondo presente,
vidi un Diavolo possente ravvolto in nuvole nere
che si librava sui fianchi della roccia:
con fuochi corrosivi scriveva la frase seguente,
che ora le menti degli uomini percepiscono,
e sulla terra la leggono:

Che ne sapete se un qualunque uccello
che taglia le strade dell'aria
non è un immenso mondo di delizia chiuso dai vostri cinque sensi?

Dolore di bambino

Mia madre gemette, mio padre pianse,
nel periglioso mondo balzai,
impotente, nudo, lamentandomi forte,
come un fantasma nascosto in una nube.

Lottando nelle mani di mio padre,
agitandomi contro le bende che dovevano avvolgermi,
legato e stanco, ritenni la cosa migliore
il ripiegarmi sul petto di mia Madre.

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