Powered By Blogger

mercoledì 8 febbraio 2012

TERNI CITY ROCKERS: 35a e ultima (speriamo per il momento) puntata!!!


R E C E N S I O N I

ANTIX “Get up get happy”
5 pezzi compongono questo mini lp. Look, sound, pose, belle ragazze, pulizia, produzione (Don Dokken): mi sembra inutile dire che fa parte della nuova leva losangeliana del metallo di classe. Ah, c’è anche un negretto nella band…

VARI “Metal massacre 6”
6° volume dell’enciclopedia metallica della Metal Blade. 11 gruppi non ancora famosi anche se qualcuno ha già fatto uscire il 1° album. Di questi, 7 o 8 fanno speed-thrash-metal. I migliori? Steel Assassin, Hallows Eve, Pathfinder e Martyr.

VARI “HM made in Italy”
Quarta compilation di metallo italico, curata stavolta della Shirak Rec. di Torino, e di Torino sono 6 gruppi su 8. SHINING BLADE: sempre tra i migliori prodotti nostrani; IRA: molto epici; JESTER BEAST: violentissimi; BLACK DEAL: strumentale molto maidenianao; BLACK EVIL: tipici esponenti dell’heavy italiano; ELEKTRADRIVE: la classe non si discute; GUNFIRE: la rivelazione anconitana con un grande esordio su vinile; WISHPERING BELLS: esponenti del metallo cantato in italiano, se la cavano benissimo. In definitiva, delle 4 compilations uscite, è la migliore!

CELTIC FROST “Emperor’s return”
Secondo mini lp per gli svizzeri CF. Molto dark che difficilmente entra nello speed-metal. Tra i tanti successori dei Venom, mi sembrano tra i migliori, se non altro per un briciolo di originalità (?) in più.

TROUBLE “The skull”
È tra i gruppi che seguo di più in questi giorni. Dietro una cortina musicale tipicamente dark, affiancano testi che parlano  di Cristo, di Bibbia, di Vangelo. Esponenti, quindi, del christian-metal come qualcuno più informato di noi, lo ha definito, insieme ai Warlord. E se questi mi parlano della crocifissione e dell’ultima cena, a me non me ne frega niente: io li amo!

NIGHTMARE “Power of the universe”  Anche per I francesi Nightmare è il secondo disco. Tra i pochi gruppi transalpini a cantare in inglese. Buon hard-rock fine ’70 con influenze NWOBHM (leggi Tygers e Leppard).

BULLDOZER “The day of wrath”
È il primo gruppo italiano a firmare per una label straniera. Dopo di loro si sono già mossi gli Astaroth e R.A.F. Il prodotto è di chiara marca black-metal e, secondo me, è superiore a molti altri in circolazione nel mondo. Che anche noi italiano cominciamo a dire la nostra? Sarebbe anche ora!!!

CHATEAUX “Highly strung”
Terzo lp per il gruppo di punta della Ebony. È il degno successore di “Fire power”. Abbastanza tirato e piuttosto personale. In mezzo alla merda britannica di questi ultimi tempi (parlo naturalmente dei gruppi emergenti), gli Chateaux sono un paio di spanne al di sopra. Attenti a non cadere!

DESTRUCTION “Infernal overkill”
Gli irrefrenabili, i distruttori, i potenti, i velocissimi Destruction, fanno uscire il secondo lavoro a pochissima distanza del primo “Sentence of death”. Thrash-black-metal sulla scia degli Slayer. Ripetitivi, comunque, e non poteva essere altrimenti.

HALLOWS EVE “Tales of terror”
Grande disco! Ottima risposta americana ai Mercyful Fate (ascoltate “Haloows Eve”). Lato A più speed. Tutto all’insegna, comunque, dell’horror più che del dark vero e proprio. Da acquistare a scatola chiusa.

LIEGE LORD “Freedom’s rise”
Ottimo ensamble del Connecticut dotati di un ottimo cantante che ama Halford. Come gli Exxplorer, amano cimentarsi in certo metallo adulto alla Maiden, non disdegnando potenzialità tipiche del nuovo power-metal a stelle e strisce. Da seguire.

SLAYER “Hell awaits”
Attualmente i migliori nel campo del black-metal. Con questo lavoro superano i Venom di gran lunga. 7 i brani in tutto, molto lunghi, ma i continui cambiamenti all’interno di ogni singala canzone, rende il tutto meno noioso di come potrà sembrare. Comunque, anche i primi due lp dei Venom erano eccezionali!

TOUCHED “Back alley vices”
Classico gruppo inglese della Ebony. Poche idee e quelle che ci sono, non sono altro che fotocopie di cose già sentite. Questi Touched, ad esempio, ricordano i Maiden del periodo Di Anno.

VYPER “Prepared to strike”
Vengono da Kansas City e si cimentano in un heavy tendente al rock’n’roll con venature (ma guarda un po’) alla Ratt. Schifoso il cantante, si salvano i due chitarristi.

EXODUS “Bonded by blood”
L’ex band del “metallico” Kirk Hammett, esordisce su MFN. Bisogna dire subito che le affinità con il killer album “Kill ‘em all” dei padrini del thrash americano, sono notevolissime (ascoltate il gioco delle chitarre). Sinceramente li preferisco ai Megadeth, se non altro sono più coerenti con se stessi.

EXCITER “Long live the loud”
Giunti al 3° album, I canadesi Exciter ci sollazzano con la miglior produzione mai fatta. Il power-metal che esce dai solchi, ti attanaglia, ti spezza in mille parti, ti fa capire quanto merdoso sia questo mondo pieno di “diuran diuran” e “uom”! Dai Dan, rompici le ossa!


EXXPLORER “Symphonies of steel”
Gran bel disco questo “SOS” edito dalla Black Dragon. Mi sto accorgendo di come abbiano già fatto scuola i Queensrÿche. Non piangete se un giorno gruppi come Priest o Sabbath o Maiden non esisteranno più: c’è già qualcuno che li rimpiazzerà degnamente, a cominciare da questi Exxplorer.

GRIM REAPER “Fear no evil”
Dopo l’enorme successo di “See you in hell”, c’era molta curiosità nei confronti di questo gruppo. Beh, sono riusciti a farmi dimenticare il predecessore. “Fear no evil”, “Never coming back”, “Final scream”, sono autentiche gemme di british-metal e con quello che passa oggi il convento del’’isola, è già tanto!

SHIRE “Shire”
Altro class-metal-group molto pulito ed orecchiabile. A me non piace questo genere ma apprezzo la pulizia dei suoni e i buoni singers che questi gruppi hanno.

DARK AGE “Dark Age”
Esponenti del metal adulto di chiara scuola Maiden, con punti di puro metallo pesante nell’opener “Metal axe”. Abbastanza originali ed epici in certi spunti. Può rivelarsi un buon acquisto.

MAINEEAXE “Going for gold”
Un buon disco di hm-rnr tutto da ballare. M. è un gruppo che ha studiato  molto  “Point of entry” e si sente. Per coloro che vogliono passare 40 minuti senza assillanti problemi in testa.

HELLOWEEN “Helloween mini lp”
Mini album per i tedeschi Helloween.
ECCEZIONALE! Non ho parole per descrivere la freschezza, la brutalità, la potenza di questo ensamble che già avevo apprezzato su “Death metal”, compilation della Noise. Fatevi coinvolgere dalla festa di Ognissanti: lì tutto è permesso!

METAL CHURCH “Metal Church”
Side A all’insegna di certe atmosfere dark care ai Savatage. Side B più wild & heavy, con la cover di “Highway star” che, se vi devo dire la verità, è migliore dell’originale. Aiuto! Qualcuno mi sta strangol………….aaargh!

MEGADETH “Killing is my business…”
Dave Mustaine, lo sapete tutti, è stato il primo chitarrista dei Metallica. Dopo la sua dipartita, ha formato i Megadeth, con cui ha già inciso parechi demos osannati dalla stampa estera. Ora è la volta del primo lp, e anche questo verrà osannato. Non da me (sono pronto a ricevere insulti e proposte di omicidio). È un lavoro slegato, che se ha qualcosa dei Metallica, questo qualcosa è brutto e fatto alla meno peggio. Io lo boccio!!!

RAVEN “Stay hard”
Dopo 3 lp con la Neat e un doppio live con la Roadrunner, i Raven hanno firmato per il colosso Atlantic e, naturalmente, hanno affievolito le loro lame. Molta orecchiabilità (è di moda), meno potenza, ma lo stile è quello. John Gallagher non urla come suo solito, badando più a fare bella figura. Nell’insieme è un buon album, ma “Rock until you drop” e “Wiped out” erano altra cosa.

SAVATAGE “The dungeons are calling” – “Power of the night”
A due anni di distanza dell’introvabile “Sirens”, escono due lavori dei Savatage. Tutti e due sono di buon livello: “TDAC” ha un paio di songs che sono dei gioielli (la title track e “Midas touch”), mentre i restanti 4 brani sono di più largo respiro. Il lp vero e proprio ha la prima facciata molto buona, mentre la seconda scade un po’ rendendo il tutto appena sufficiente. Dopo l’eccezionale esordio, era logico aspettarsi qualcosa di più.

TYGERS OF PAN TANG “The wreck-age”
Grande ritorno per un gruppo che tutti noi abbiamo amato agli albori degli ‘80’s. Naturalmente, per esigenze di mercato, non si raggiungono i fasti di “Spellbound” e “Crazy nights”, ma il disco scorre via in maniera esemplare. Non c’è un pezzo brutto, e questo è già tanto. Abbiamo ritrovato qualcosa che, un giorno, abbiamo perso, e ne siamo tutti felici… o no?

MANILLA ROAD “Open the gates”
Monumentale epic-opera per questo trio del Kansas. “OTG” è un album da acquistare da coloro che amano certe atmosfere da Wahlalla. Oltre al disco, c’è un ep con due pezzi, di cui uno, “The 9th wave” è  la cosa migliore di tutto il lavoro.

VENOM “Possessed”
Gli allievi hanno superato i maestri. Slayer, Destruction e perché no Bulldozer, hanno fatto sicuramente un lavoro migliore del 4° album dei Venom. I tre si stanno ripetendo troppo. Per consolarci, ascoltiamoci il mini-live “Canadian assault” con 3 pezzi live …vale molto di più.

WARRANT “The enforcer”
Metallo tedesco, ormai si riconosce a distanza. Pezzi tirati, molti giochi chitarristici, buona voce, eppoi la garanzia della Noise. Mai nome fu più appropriato per una casa discografica che ha sotto contratto gruppi che fanno molto “rumore”. I Warrant seguono la scia di bands come Grave Digger o Helloween.

ZNÖWHITE “Kick ‘em when the’re down”
Seconda prova per questo strano gruppo formato da tre ragazzotti di colore e da una buona e bona vocalist che risponde al nome di Nicole Lee. È senza dubbio migliore del precedente lavoro, i quanto i brani hardcore non prevalgono su utto, ma prevale un’ottima tecnica strumentale e, avviamente, un’ottima voce.




AC/DC “Fly on the wall”
Chi non ha amato “Highway to hell” o “Back in black” scagli la prima pietra! E chi non ha odiato “For those about to rock” e “Flick of the switch”, faccia lo stesso! Con questo nuovo album, gli AC/DC sembrano mettere tutti d’accordo. Io vi consoglio di acquistarlo anche se non li sentite più dal 1980: se non altro il piedino si muove sempre.

VANADIUM “Live on the streets of danger”
3 anni di militanza nel metalrama europeo, ha fatto dei milanesi Vanadium, il gruppo italiano più conosciuto all’estero. È proprio durante i tanti concerti effettuati nel 1984, che viene registrato questo live. ci sono, ovviamente, tutti i classici del gruppo da “Street of danger” a “Don’t be looking back” passando per “We want live   with the rock’n’roll”. In più, “You don’t stop the music”, in studio, di cui abbiamo visto il buon video.

RAFF “Raff ep”
Era ora che i capostipiti del metallo romano facessero uscire il disco d’esordio. Sono comunque lontanissimi i tempi dell’hardcore-punk. Molto ritmo metal-dance. Se hanno preso questa strada, buon per loro, ma non per me!

SCORPIONS “World wide live”
Al termine del lungo e pieno di successi “Love at first sting world tour”, ecco arrivare sul meracto a deliziare le nostre orecchie il secondo double live degli Scorpions. “WWL” si presenta con una copertina stupenda e contine tutti i classici del gruppo dal 1979 (“Lovedrive”) al 1984 (“Love at first sting”). Magnificamente prodotto da Dieter Dierks, vede gli Scorpions al meglio delle loro possibilità. Ci danno una lezione difficile da dimenticare.

ANGEL WITCH “Bleeding’n’screaming”
Questo disco ci è giunto come un fulmine a ciel sereno. Non mi aspettavo di risentire un gruppo che ho amato alla follia 5 anni fa e che, poi, fu gettato nella merda da pseudo-discografici. Certo, “AW” fu un album catalizzatore di certo dark che, presi gli spunti dai Sabbath, sapeva evolversi in situazioni più ampie e più moderne. Di quel sound non è rimasto più niente, a parte qualche fraseggio chitarristico di Kevin Heybourne. Si respira un’aria più melodica. Il disco è molto bello, a parte la voce che non mi sempra adatta, ma allora perché continuano a chiamarsi Angel Witch?

MÖTLEY CRÜE – Theatre of pain”
La curiosità non è solo femmina! Tutti eravamo curiosi di ascoltare il nuovo lavoro del quartetto americano, vuoi per i due albums precedenti, vuoi per quello che abbiamo visto dal vivo, vuoi, soprattutto, per vedere come avrebbero reagito dopo i vari casini combinati da Vince Neil. In tutto il disco aleggia un’aria strana, come una presenza medianica. I brani sono belli e difficilmente l’album scade nella banalità, ma tutta la vicenda di Vince ha avuto un peso costante durante la lavorazione. Rimane, comunque, il miglior disco del gruppo.

WARLOCK “Hellbound”
Dopo Scorpions e Accept, sono senz’altro i migliori esponenti del power metal made in Deutschland. Migliorati tecnicamente rispetto all’esordio, anche per il fatto che incidono per la Vertigo (Leppard, Dio, Sabbath). Sempre in primissimo piano l’ottima voce di Dorothee Pesch, la miglior metal-female singer.

WARRIOR “Fighting for the earth”
Esordio alla grande per questo gruppo californiano. Personali, anche se possono ricordare gli Armored Saint (guardate il look). Senz’altro tra i migliori dischi d’esordio di questo 1985. preannunciamo per questi ragazzi un futuro molto buono. Credeteci!

RATT “Invasion of your privacy”
Riusciranno I nostri eroi a bissare I milioni di dischi venduti con “Out of the cellar”? Io penso di si, perché questo “IOYP” mi sembra migliore dal punto di vista commerciale del suo predecessore. Che io non ami i Ratt (anzi, li odio con tutto me stesso) è un altro discorso.

RAZOR “Executioner’s song”
Finalmente si rivede un po’ di denim and leather. Non c’è spazio per riccioli profumati e per magliette strappata da mignotte in calore. Metallo infuocato, quasi hardcore. Finalmente del buon vecchio heavy metal!

ROGUE MALE “First visit”
Questi bricconcelli mi hanno colpito positivamente, in quanto sono tra i pochissimi gruppi nuovi che si rifanno a quei mostri sacri che rispondo al nome di Motörhead. Durante tutto il disco, spira il vento tipico del “crazy motorbiker”. Per Hell’s Angels e amanti della velocità pura!

SABU “Heartbreak”
Paul Sabu è un buon chitarrista di scuola Blackmore. Il disco, che esce per la Heavy Metal America, ricorda certe cose degli ultimi Rainbow, con certi passaggi tipici AOR. Pulito, di classe, senza fronzoli.

CHROME MOLLY “Take it or leave it”
45 giri dance-metal abbastanza buono per questo nuovo gruppo della Powerstation. “TIOLI” ricorda certi episodi molto ritmati dei Crüe con l’aggiunta di cori alla Leppard. Buono il ritornello.

DEALER “Better things to do”
45 giri autoprodotto. Ho apprezzato il demo, un po’ meno questo disco. Hard-rock semplice che ricorda gli Handsome Beast, ma sono migliori in tutti i sensi. Scusate, chi erano gli Handsome Beast?

17TH SON “Sound and fury”
Ma che è il nuovo 45 dei Raven? No, no, la voce non va proprio, anzi, fa proprio pena! Non mi piacciono per niente, ma allora, perché cazzo li ho recensiti?



ELIXIR “Treachery”
Debut single per questa band del sobborgo londinese Walthamstow. Si sa, gli inglesi sono tradizionalisti, quindi perchè cercare nuove soluzioni quando gente come Maiden ha già tracciato il solco più grande? Belli, comunque, i due pezzi.



NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS
Si sono sciolti gli H-BOMB; il bassista Philty Garcia ha formato i GWENDOLINE… I torinesi WHITEFIRE sono rimasti in tre: Marco Bellia alla chitarra, Daniele Bianciotto alla batteria e Roby Salvai al basso…KRUSHER è il nuovo nome scelto dagli ex Wizard di Agrigento… Sono usciti 7” di ALTER EGO e UNREAL TERROR… Fleming Ronsdorf è il nuovo vocalist di ARTILLERY… Jayme Minson (ex Prophet), ha una nuova band: ARSIN… I PROPHET, intanto, hanno cambiato nome in SYNBAD e hanno firmato per la New Renaissence rec. …Cambiamento in seno ai californiani HELLION: è rimasta la sola Ann Boleyn della vecchia line-up. Si avvalerà della collaborazione del chitarrista Chet Thompson, del bassista Arthur Campbell e del batterista Steve Shrick… Marcel Dix ha lasciato i MORTAL SIN, i quali stanno finendo il nuovo demo “Sacred steel”… ROYAL AIR FORCE ha firmato un contratto triennale con la Axe Killer rec.; uscirà entro settembre il primo mini-lp con 6 pezzi: “Story teller”, “The age of the rage”, “On dive”, “I’m sneakin’ on you”, “Powered by the anger”, “R.A.F.”… “All my love” è il titolo del 45 d’esordio per una nuova band: ASSASSIN… il 12 settembre scorso, ASTAROTH ha presentato da Revolver a Trastevere, il mini album d’esordio “The long loud silence”… Nuova metal band danese tipo Mercyful Fate: NIGRO MANTIA. È uscito il primo demo “Poetry of subculture”. Per riceverlo scrivere a: Alternative Music c/o Peter Beliath, Norregade 10, 9800 Hjorring (Danimarca)… Prossime uscite per la Metal Blade: “Battle at Helm’s deep” (ATTACKER), “Legions of the dead” (TYRANT), “Nasty Savage” (N.S.), “Warning of danger” (OMEN), “ Raging violence” (HIRAX), “Animosity” (CORROSION OF CONFORMITY), “Dealing with it” (DRI). Naturalmente… THRASH ‘TIL DEATH!!! ……………………………………….

ANNUNCI ANNUNCI ANNUNCI
Florence è una metal girl francese che cerca materiale per la sua fanzine di prossima pubblicazione. Chi fosse interessato scriva a: Florence Bonniou, 21 rue des Lys, 91540 Mennecy (France)
METALORGIE è una fanzine francese che è ormai giunta al 4° numero (uscirà a settembre). Scrivete a: Fréderic Sazé, Impasse du Ière, 66220 Ansignan (France)
METAL CAOS è la prima rivista hm italiana. Scrivete a Alberto Rossi, via Tre Spighe 6, 67100 L’Aquila. Cerca collaboratori e distributori.
METALLIC BEAST, fanzine undergound danese. È uscito il n.2 con Destruction, Overkill, Deathslayer, Laaz Rockit, Iron Angel, Turant. Costa $ 2.00 c/o Peter Markham, Enghaven 25, 4000 Roskilde (Danimarca).
MIDWEST MILITIA: n.3 con Mercyful Fate, Bitches Sin, Rail, Fates Warning, Anvil Chorus. $ 2.00. Comprende anche sticker, spilla e poster. c/o Phil Baker, PO Box 8532, Waukegan, IL 60079 (USA).
BATTLEFIELD, la migliore e più potente fanzine tedesca, è uscita col 4° numero con: Hirax, Griffin, Nasty Savage, Crossfire, Japan special. Un numero DM 5 o $ 2.00 a Volker Rössell, Höchstenstrasse 96, 46 Dortmund 90 (West Germany). Sono sempre alla ricerca di nuove bands. Mandate demo, informazioni e 2 foto in b/n allo stesso indirizzo. No posers, no motley!!!
Nuovi indirizzi:
EBONY REC. Hemingbrough Hall, Hemingbrough, North Yorkshire, Y08 7QE (England);
ENIGMA REC. 1750 East Holly Avenue, PO Box 2428, El Segundo, CA 90245-1528 (USA)
METAL AGAINST BARRIERS! Dopo le bands dell’est europeo, anche dal Brasile ci giungono notizie di un fervente movimento metallico. Eccovi l’indirizzo di una thrash band: DORSAL ATLANTICA, Caixa Postal 33132, CEP 22450, Rio de Janeiro (Brasil)
Nuova metal-zine che tratterà esclusivamente di gruppi italiani. ITALIAN METAL LEGIONS. Mandate materiale a: Minosse Malatesta Aldo, via Cordesco 30, 64020 Notaresco Stazione (TE)
LIVE
LIVE! LIVE! LIVE! LIVE! LIVE!
Falconara Marittima 9/8/1985

Primo festival dell’heavy marchigiano nell’ambito di una tre giorni rock nel centro balneare a pochi chilometri da Ancona. Revenge, Ixion’s Wheel, Paul Chain & Violet Theatre, Gunfire, più i romani Thunder. Scarso pubblico ma buono, in una giornata afosa. I Revenge aprono le ostilità verso le 18. Autori di un buon ep l’inverno scorso, il gruppo ha eseguito un vario repertorio che non scende mai nell’inutilità e nel fastidio.
Red Crotalo, ottimo chitarrista, Eric Lumen tra i migliori batteristiin circolazione, Lambo, buon bassista e front-man, Kevin Hell Throat, cantante hot & rouch, ci hanno regalato un’oretta di buon metallo che ha matrici prettamente inglesi.
IXION’S WHEEL è una band di Falconara che era all’esordio dal vivo. Giovanissimi, ancora con qualche appannatura che sparirà con l’esperienza. Ottimo il chitarrista, precisa la sezione ritmica, buone le idee, nutriamo qualche perplessità per il vocalist. Forse l’emozione ha giocato un brutto scherzo, ma deve assolutamente migliorare.
Del TEATRO VIOLA di PAUL CHAIN abbiamo detto tutto nelle nostre puntate precedenti, ma Paolo continuerà sempre a stupirci. Saliti sul palco in tre (Paul, Gallo al basso e Eric Lumen alla batteria), ci hanno strabiliato con una mezza dozzina di pezzi thrash metal (!?!?!?!?). Non abbiamo avuto parole!!!


I GUNFIRE sono stati, ansieme al solito P.Chain, i migliori della serata; tra i gruppi più “inglesi” del panorama nazionale, il quartetto  anconitano è tra i migliori dell’ultima leva. Pezzi tirati con la particolare voce di Sir Robert Drake che, fatte le dovute proporzioni, ci ricorda quella di Eric Adams. Ci hanno salutati con la notizia dell’imminente uscita del loro primo mini album.

Alla fine, si sono esibiti i THUNDER, unico gruppo non marchigiano. Migliorati rispetto all’esibizione al Mongiovino del novembre scorso, hanno alternato heavy rude e salvaggio a pezzi di più ampio respiro, ma noi, a quel punto, stavamo letteralmente morendo di fame. Una giornata dedicata al matello che, fortunatamente, non si è fuso con l’alta temperatura segnalata a Falconara.
21/09/1985
PERUGIA - “Parco S.Francesco”
ROCK AGAINST APARTHEID
Con TYRANT TOWN-BEGINNING POINT-PAUL CHAIN & VIOLET THEATRE


BEGINNING POINT
BEGINNING POINT trae linfa vitale da quelle che furono, senza alcuna ombra di dubbio, le due bands più rappresentative dell’heavy rock umbro: Synthesis e Interceptor. Con il nome Beginning Point, la band vuole esprimere l’idea centrale di quello che è il progetto base del gruppo. Pur con un nome che esula dalla classica tradizione heavy, i componenti della band, tengono a chiarire che sono decisi ad infondere nei loro brani, la grinta e la carica tipica di ogni messaggio rock degni di questo nome. Infine, cercavano un nome sempre verde e se possibile originale. Con B.P. penso che abbiano raggiunto questo obiettivo, in quanto, pur se non molto d’impatto, ti entra piano piano nella mente e si distacca dai soliti canoni. L’attuale line-up della band è composta da: Giulio Biocca, mentore e voce, vero funambolo dal vivo; David Pieralisi lead guitar; Aurelio Tortoioli lead guitar; Gianni Minniti drums. Al momento la band si avvale, in studio, del bassista Luca Tomassoni, mentre per le esibizioni dal vivo, il ruolo è coperto da Andy Pieroni dei Tyrant Town. Il sound proposto dal gruppo rappresenta il punto d’incontro delle precedenti esperienze musicali dei vari componenti. Con questo la band non vuole negare di aver subito dei condizionamenti. Il gruppo vuole prima di tutto proporre un sound sincero, che derivi dalla propria esperienza e dalla propria sensibilità, condita con una certa dose di grinta e di aggressività che non gusta mai. Per quel che riguarda il futuro, intendono sfruttare al massimo la spiccata caratteristica live. Più delicato è il discorso discografico: infatti, pur avendo già un ottimo repertorio, per il momento sono intenzionati a fare solo dei provini, per poter programmare al meglio il loro primo disco. In fin dei conti, sono solo al punto di partenza.
BEGINNING POINT “Demo ‘85”
Non possiamo dare un giudizio negativo sul demo; primo perché è registrato in maniera superba; secondo, i pezzi sono molto belli; terzo, l’amicizia che ci lega al gruppo e a Giulio in particolare, ci fa essere un po’ di parte. Comunque, possiamo dire che il tutto è suonato molto bene, cantato bene, arrangiato superbamente ma… ma manca qualcosina. Forse il lavoro è stato fatto con troppa professionalità. Poca immediatezza, quindi. Manca anche una buona dose di durezza che avevano sia Interceptor (soprattutto) che Synthesis. Non possiamo parlarne male, però……
“Tit for tat”, “Night barrier”, “Walkin’ towards you”, “Rock on”, “Traffic”, “Inhibitions”.
PER CONTATTI:
Giulio Biocca – via Mentana 87 – PG

AXE HERO
Formatisi nell’agosto del 1983, AXE HERO è un quintetto della provincia di Vicenza. La band è composta da Moby Laperni e Martin alle chitarre, Pico Piccotin al basso, David Galiazzo alla batteria e da Mirko “the fox” Galiazzo voce solista. La musica ed i testi sono piuttosto vari e permettono al gruppo di avere un repertorio non incanalato in un unico genere. Esaminando le varie songs, troviamo esempi darkeggianti, epic-metal, infuocati act heavy e, col brano che chiude sempre i loro concerti, la song lenta ed accattivante. Autori di un 5-tracks demo, che dimostra come la band non segua un particolare genere (vedi Sentinel n.2). Molto preparati tecnicamente, Axe Hero si propone tra le più grosse realtà dell’heavy italiano. Contattateli scrivendo o telefonando a: MIRKO GALIAZZO, via Turati 24, Lonigo (VI) tel. 0444/833305


MONOLITH

La band è stata formata a Viareggio nel 1982. Bruno (bass), Godzilla (guitar) e Big Jaws (drums), abbandonano il loro precedente gruppo, i Magnet. Si uniscono con Mad Max (guitar) proveniente dagli Hate. Vine subito l’idea di formare una band che rispecchiasse più fedelmente le loro tendenze musicali, cioè l’heavy metal. Cladio è il primo vocalist ed il primo demo lo vede urlare, anche se la ragistrazione non sia delle migliori. Ciò nonostante, vengono invitati a Certaldo,  al 1° HM festival italiano. Il tape fa il giro d’Europa, e già si comincia a parlare di Monolith, grazie all’onnipresente rubrica Metal Massacre su Rockerilla. Alcune etichette si interessano della band ed attualmente le trattative sono a buon punto.Claudio lascia la band alla fine del 1983 e ci sono voluti parecchi mesi prima di riuscire a reclutare un nuovo screamer: Clepty Mc Charon. Ancora 5 mesi di prove, quindi Monolith ritorna in sala di registrazione, rimixando i 5 pezzi del primo demo, più 4 nuovi brani. Il demo s’intitola “An eye for an eye, a tooth for a tooth” (vedi Sentinel n.2). Con questo nuovo lavoro, la band intende dimostrare le proprie capacità, sia compositive che tecniche; è da notare la notevolissima estensione vocale del nuovo vocalist.
PER CONTATTI:
Maurizio Passaglia, via N.Sauro 139, 55049 Viareggio (LU)


POWERAGE

I Powerage nascono a L’Aquila nel settembre del 1979, per idea del bassista Silvio Japadre. All’inizio, a causa soprattutto delle condizioni economiche, il gruppo è costretto a suonare in piccoli locali per una paga irrisoria e molto spesso, davanti ad un pubblico interessato più alla birra che allo spettacolo. Naturalmente, ogni componente provvede da sé a risolvere tutti i problemi che, inevitabilmente, si presentano prima e dopo un concerto. Proprio per questo problema, la band subisce una lunga serie di defezioni e cambi. Solo nel 1981 si riesce a stabilizzare la line-up con Silvio Japadre al basso, Fabio Japadre batteria e voce e Gianni Ferrari alla chitarra. Per due anni Powerage ha covato vendetta contro lo scetticismo e le offese denigratorie dei suoi nemici, affinando la tecnica e facendo diverse apparizioni live. Malgrado il disinteresse e l’ostilità della città, la band dimostra tenacia e fede nel loro ideale, in modo incredibile. Nell’agosto del 1984, decidono di registrare un demo che ha permesso loro di uscire allo scoperto, facendoli conoscere ad un pubblico più ampio. In occasione della registrazione del demo, è entrato a far parte del gruppo, un secondo chitarrista, estremamente dotato e virtuoso, che ha collaborato solo nel primo brano del demo.
PER CONTATTI:
Fianni Ferrari, 20 str. 90,
67100 L’Aquila.

SWORDS
Swords è un gruppo di Padova che si è formato nel 1981 per opera del chitarrista Fabio Pastore al quale si affianca ben presto per affinità di ideali, Cesare Maggiolo al basso. L’embrione vitale del gruppo era realizzato, ma solo dopo 3 anni riescono ad assestare l’organico con l’entrata del batterista Beppe Cantele e del chitarrista Marco Fanton. La scelta del vocalist Alex Sola, è stata la molla finale che li ha portati alla realizzazione ed alla successiva incisione del mini-lp “The black opera” ed è una vera e propria opera di promozione a livello nazionale ed internazionale. La stesura musicale, composta principalmente dai due chitarristi, si articola su vari livelli; è riscontrabile una diatriba stilistica protesa a diversificare il prodotto finale, e l’organico eccelle così nell’identificazione di trame inconsuete: si eccelle in un raffinato prototipo da hard rock made in Usa, contaminato in misura non indifferente da sonorità heavy più tipicamente anglosassoni, di innegata estrazione Scorpions. L’attuale definizione è sopraggiunta dopo passate introspezioni meno assimilabili, più compiacenti a rivitalizzare un certo rock progressivo della scorsa decade. La conseguente affinazione in matrici più mordaci, ha portato all’odierna identità prettamente heavy. I testi abbracciano situazioni spesso allucinanti, talvolta favolisticamente arcaiche, con malinconie di amori passati, nonché passioni più facili ma tormentate.
PER CONTATTI:
Antonio Ferro, via Mino da Fiesole 5,
35100 Padova

RANSACKERS
Il gruppo nasce nell’estate del 1981 con una formazione triangolare che vede alla batteria Paolo Perna, alla chitarra Armando Serafini e al basso Lorenzo Leone. Con questa formazione partecipano ad alcuni concerti in teatri e scuole. Rendendosi necessaria la presenza di una seconda chitarra, reclutano Maurizio Lonigra. Con l’entrata di Scott Blake alla voce, incidono il primo demo con due pezzi, che dà al gruppo un buon successo e che permetterà loro di stabilire ottimi contatti con giornali e radio sia italiani che esteri. Ma il cantante crea dei problemi, e viene allontanato. Restano senza vocalist per qualche mese e incidono un nuovo demo con due pezzi strumentali, il cui missaggio lascia un po’  a desiderare e frena quindi la possibilità di un buon giro a livello pubblicitario. Nell’ottobre dell’83, entra un nuovo vocalist, Angelo Placidi, con cui il gruppo registra “Death line” per “HM eruption”. Ma anche questo singer non si rivela un buon elemento. Tralascia, infatti, molto del lavoro che la band necessita e anche questa volta si decide per l’allontanamento. I 4 membri originari, decidono allora di rimanere un quartetto e Armando diventa la voce solista. Registrano quindi “Ransackers” che farà parte sicuramente del loro primo ep in progetto. C’è anche una collaborazione con Rita Perna, ex vocalist dei Bloodstain. “You’re still a dream” è il frutto di questa collaborazione, ma rimane un caso isolato, in quanto Rita si occupa già della stesura dei testi e dei contatti del gruppo.
PER CONTATTI:
Rita Perna, via P.Matteucci 102,
00154 ROMA

BLACK HOLE
Nati dalla perversa mente di Robert Measles, i Black Hole sono un valido esempio di dark-horror di chiara marca Sabbath. Nati nel dicembre del 1981, BH vedevano allora alla chitarra Steve Fox, alla voce R.Measles, Paolo Veronese alla batteria e un susseguirsi di bassisti. Iniziarono con alcune covers dei Priest fino a quando, poco più di un anno dopo, entrarono nella band il bassista Nicholas Murray e il batterista Gabriel Taurus. Le composizioni uscivano soprattutto dalla mente di Robert e di Steve. In maggio incidono il primo demo, “Troubled night”; notevoli le influenze priestiane. Trasmessi spesso per radio, vengono contattati per l’incisione di un 45 giri, ma rinunciarono in quanto non ancora paghi delle loro individualità sia come musicisti che come ragazzi. Divergenze di carattere musicale, causarono la defezione di Steve (ora con Spitfire). Robert prende in mano la situazione, e cominciò a suonare il basso, passando Murray alla chitarra e affidando a Luther Gordon il dovere di impastire il sound dietro ai tamburi. La band ha ora raggiunto una certa uniformità. “Beyond the gravestone” è un 12 tracks demo uscito nella primavera dell’84, con quest’ultima formazione. Un nuovo demo era previsto per dicembre, ma ancora non se ne è saputo nulla. La filosofia del dark dei BH è volta a creare situazioni misteriose, e ad un lavoro di esplorazione dei lati più oscuri del nostro subconscio, senza riferimento a formule di commercialismo, ma con libero esercizio mentale. Vivono la musica come le lapidi che li circondano in sala prove. Immaginazione, con spunti visionari allucinanti, incubi della fine e la notifica di dover iniziare nell’incognito una nuova vita, con possibilità di incontri di esseri maledettamente assatanati!
PER CONTATTI:
Roby Morbioli, v.le dell’Industria 5,
37022 Grezzana (VR)

SKANNERS
Nascono a Bolzano nel 1982, in un quartiere popolare (Oltrisarco), dove il particolare ambiente e la vicinanza della zona industriale, li ha posti immediatamente a contatto di una realtà presente esclusivamente in questa città, dove si respira già un’aria mitteleuropea e dove sono presenti ancora vecchi rancori etnici, che fanno da contorno ad una mancanza di strutture socio-culturali. In questo contesto, 5 kids, cominciano a suonare heavy metal, fregandosene delle critiche e facendo stupire il pubblico ad ogni concerto per la presenza scenica, per l’impressionante affiatamento che mostravano sul palco. I primi tempi vedono la band eseguire brani di altri gruppi (Priest, Saxon, Riot, Maiden), ma passano subito ad un repertorio personale, e furono subito seguiti da nutrite schiere di fans. Anche la critica comincia ad interessarsi a loro. Persino le “autorità culturali”, inizialmente restie per questo genere musicale, cominciano a cercare i 5. In poco tempo gli Skanners suonano in tutta la provincia, partecipano a varie manifestazioni musicali con altri gruppi, ma anche da soli nell’ambito della “Bolzano estate”, spingendosi poi anche in Austria, ad Innsbruck. La line-up (Claudio Pisoni voce, Fabio Tenca e Massimo Quinzi chitarre, Corrado Gesser basso e Luigi Sandrini batteria), varia tra i 18 ed i 20 anni di età, ed ha un sound fresco e abbastanza originale, difficilmente confondibile con altri gruppi anche stranieri, soprattutto per una ricerca che va aldilà del classico “strofa-ritornello-assolo”. È un susseguirsi di stacchi, pause e assoli, che pongono in evidenza tutte le caratteristiche tecniche individuali del gruppo. Sono autori di un 7-tracks-demo recensito su Sentinel n.2
PER CONTATTI:
via Perathoner 8/A-39100 Bolzano


BRIGHTLIGHTS
…ed eccoci ancora una volta a parlare dei BRIGHTLIGHTS, la band milanese che finalmente si è decisa a donarci un’altra creazione; ovviamente, mi riferisco ad un demo-tape, anche perché un discorso discografico lo si potrà fare solo tra un po’ di tempo. Incredibile il cambiamento, nessuno mi aveva avvisato; in effetti le loro uniche parole sono state: “Ascoltalo, e scrivi quello che pensi!”. Anche nella formazione ci sono state delle variazioni: oltre a Mauro Giordani lead vocals, Siro “spider” Burchiani bass, e Mozart drums, troviamo come leve un certo Madman Scatto alla chitarra solista e Mirko “Van Marken” De Marchi alla chitarra ritmica (ex-Upset Cross). Cosa ne penso del demo? Era tempo che non sentivo un po’ di ritmi semplici e melodiosi, non che la parte speed non mi attiri, anzi, ma ci vogliono pure le varianti, non vi pare? Intendiamoci bene: non si tratta do un demo solo con ritmi dolci e melodiosi, diciamo pure una cosa proporzionata; in effetti questa è una variante molto apprezzabile, da considerarsi non un capolavoro, ma almeno molto rassicurante. Il tutto inizia con “Burnin’ flower”… ed ecco la sorpresa: non più una voce aggressiva come presenziava nel loro primo demo, bensì una voce, come dire, elettrica, che pare venga da molto lontano; essa accompagna non solo questa, ma il resto delle songs. Qui veniamo subito a contatto con Madman Scatto con un primo assolo. Lo scontro non è male. Abbandonata la prima song, ci inoltriamo in “Prisoners” con un attacco lento che ben presto viene tralasciato per dare spazio alle note più incisive della ritmica e poi tornare ancora sulle basi iniziali, ed infine smorzato da un ultimo assolo che piano piano si fa sempre più tenue, sperdendo le ultime note nell’aria. Finalmente, quella che noi dichiariamo essere il loro cavallo di battaglia: “Higher”, sempre molto efficace. Per ultimo “Days of glory”, anch’essa molto apprezzabile, e ricca di cori ed acuti. OK, Brightlights!
INTERVISTA
Il nostro incontro ha avuto luogo nella discoteca Black Jack di Urgnano (BG) dopo aver seguito un concerto dei bravissimi Crying Steel. All’appuntamento si sono presentati Mauro, Siro e Scatto. Dopo alcuni chiarimenti, ecco che inizia la nostra piacevole chiacchierata. Ovviamente la prima domanda cade sul cambiamento notato sul demo al diretto interessato.
TERESA) Per quale motivo hai deciso di usare degli effetti sulla voce? Forse per renderla più piacevole agli ascoltatori?
MAURO) Abbiamo visto che c’erano diverse possibilità, cose che ci sembravano importanti e ci hanno portato alla decisione di un cambiamento. Ma ora non ne siamo tanto soddisfatti.
T) Ma a quanto pare non è stata l’unica novità. Ho notato nella formazione due nuovi chitarristi.
M) Tutto è successo dopo Cava Manara, l’ultimo concerto con la vecchia formazione, in quanto Andrea per motivi militari ha dovuto per forza abbandonare il gruppo e Tommy per altri motivi che ormai è inutile rinvangare, non è più con noi ad ha raggiunto fli Upset Cross, e Mirco, che militava nella loro formazione, è entrato nella nostra line-up.
T) Ma lo scambio è stato voluto oppure…
M) Si potrebbe dire che il gruppo degli U.C. sia la nostra riserva e viceversa. Sentendo che Mirko aveva lasciato il gruppo, gli proponemmo di entrare a far parte della nostra famiglia, anche perché cercavamo due chitarristi. Per il momento mantiene la base ritmica mentre Scatto si occupa della parte solista.
(Ora mi rivolgo a Scatto con cui non ho avuto ancora il piacere di parlare).
T) Le tue idee musicali combaciano più o meno con quelle degli altri…
SCATTO) Si! Le idee sono più o meno le stesse, poi bene o male le organizziamo insieme, tirando fuori un discorso omogeneo.
T) Ho chiesto a Mauro cosa ne pensa di voi, ma tu, cosa ne pensi di lui?
S) Abbiamo deciso di migliorare le sue qualità vocali; infatti prende lezioni dal padre del nostro bassista… (Siro acconsente, forse perché è quello che nota di più gli sforzi di Mauro)… Comunque, all’ascolto del demo scorso e quello appena registrato,  ci si accorge immediatamente del suo miglioramento.
T) Per il momento cosa avete in programma?)
M) Suonare, suonare, Suonare! (Un piccolo sorriso interrompe il suo discorso), ci va bene qualsiasi posto: discoteche, solai, cantine… Abbiamo in programma una specie di festival rock di due giorni (l’intervista è stata effettuata nei primi di maggio n.d.r.) i cui profitti verranno devoluti alla lotta contro il cancro. Noi suoneremo insieme ad altri sei gruppi tra cui Hocculta, R.A.F., Uraniah. Abbiamo in programma anche un 45 giri, purtroppo a nostre spese.
T) L’ambiente di Milano com’è?
M) Uno schifo!!! È una specie di guerra dei poveri; si fanno tanti sorrisi, leccate di c… e poi dietro ci si tirano i pacchi come… beh, lasciamo perdere, non voglio fare nomi, non mi sembra il caso.
T) Come gruppi italiani quali preferite?
M) Gruppi come Hocculta ed ora ho appena avuta la conferma dei Crying Steel, ma la cosa importante è che di gruppi validi in Italia ce ne sono tanti, anche se non sono riusciti ad arrivare ad un discorso discografico; c’è posto per tutti, comunque, per gli Steel Crown, i nostri amici Upset Cross… (Siro intanto acconsente).
T) I testi delle vostre songs ha cosa si riferiscono?
M) “Higher” per esempio sembra una pagina de “Le Ore”, poi riferimenti a ragazze che scappano di casa, insomma i casi della vita, vedi “Burnin’ flowers”, di tutto un po’. Chiaro che nei nostri testi escludiamo cose come croci, teschi o qualsiasi riferimento al black-metal che non è di nostra competenza; preferiamo lasciare lo spazio a chi crede in queste cose e le sa fare come Paul Chain.
T) Avete qualcosa da dire a quelli che stanno leggendo in questo momento la fanzine?
M) Si! Non venite a vedere i nostri concerti per guardare i difetti di ognuno, oppure per etichettarci come brutta copia dei grandi del momento.
Da questa lunga chiacchierata, lascio a voi la scelta di ascoltarli richiedendo il demo a:
Mauro Zordan, via Kennedy 2,
20093 Cologno Monzese (MI).
Intanto colgo l’occasione di ringraziare i Brightlights per averci nominato nella parte “Thanks” del demo-tape.
                M.Teresa De Felice

UPSET CROSS
Parlare di UPSET CROSS per me, è come spiegare un pezzo della mia vita, in quanto ho seguito fin dagli inizi i loro continui sviluppi. La band comprende 4 elementi: Dave Hangman alla batteria, Danny Conix alla voce e chitarra solista, Tommy Black Mass alla ritmica e Paul Dixi al basso. Da poco hanno distribuito la loro cassetta ed in seguito si sono presentati al Black Jack di Bergamo e al Dallas di Pavia in concerto. Vorrei giusto parlarvi di quest’ultimo che si è verificato molto apprezzabile anche per chi non segue il nostro genere musicale. L’inizio è stato dato da “Piranha”, il primo pezzo del loro repertorio, sempre più veloce ed aggressivo. Il loro look ha sorpreso la maggior parte degli ascoltatori che, non abituati a certi travestimenti, hanno dato segno di sbigottimento verso il gruppo. Il personaggio che più ha attratto l’attenzione in fatto di look, è stato Dave che fra un piatto e l’altro della batteria, faceva intravedere la metà del volto truccata da teschio. Diverse sono state le schitarrate come gli assoli dei vari componenti; la loro scaletta comprendeva, oltre al pezzo già citato, “Cleopatra”, un bellissmo strumentale a dir poco su ritmi veloci ed egizianeggianti. In seguito, “La tua ora”, “Ti devi dare” (un pezzo molto accattivante) ed ancora “Apocalypse”, forse il pezzo che preferisco perché ricco di riffs contrastanti, ed “Amnesia”, di nuova produzione. C’è da dire che il loro genere non è ben identificato: troviamo pezzi molto fasteggianti, come pezzi dark ed ancora pezzi terribilmente melodiosi. Giovanissimi e pieni di grinta, aspettano solo il momento di farsi apprezzare da tuti voi.
PER CONTATTI:
Paolo Dazzi, via F.lli Cervi 23,
20093 S.Giuliano Milanese (MI)
                M.Teresa De Felice


DEVIL’S CLAWS
Devil’s Claws, è un gruppo triestino nato nel novembre del 1983, e segue una linea più verso schemi dark che verso l’heavy classico. È composto da 5 elementi: Arthur “Antys” Falcone (chitarra), Edward “Thunder” Lazar (chitarra), Maurice “Voodoo” Lee (basso), Peter Cosmini (batteria) e il nuovo vocalist Robert “Ruff” Repini. Non c’è all’interno del gruppo un’amalgama per quanto riguarda i gusti musicali: si va da MSG e Alkatrazz ai Manowar e Deep Purple, passando per Mötley Crüe, Wasp e Iron Maiden. Prospettive per il futuro ce ne sono parecchie: la cosa più concreta sembra la partecipazione ad un festival genovese più ad altri festivals che si terranno in Italia nel corso dell’estate.
Per il demo, spedire L.7000 su vaglia postale a:
Peter Cosmini, via Torreblanca 21
34132 Trieste.


LIVE
Nascono nel 1980 e già al loro esordio catturano una vasta schiera di fedelissimi. È un gruppo che punta molto sui concerti. Sono in tre: Demi (ch e vc), Maurizio Vento (bs) e Mauro Stra (bt). Come Strana Officina o Alter ego, eseguono la musica col cantato in italiano, e sappiamo tutti come sia difficile fare ciò. I LIVE ci dimostrano che con l’affiatamento e una buona dose di coraggio, è possibile fare hm corposo e violento riuscendo a far capire a chi ti sta ascoltando quello che stai dicendo. Costretti a vivere in una specie di ghetto, riversano tutta la loro violenza sulla musica. Sia ben chiaro, non è un gruppo hardcore, ma la loro musica è molto tirata. Autori di due demo (il 2° recensito sul n°2), stanno vagliando delle offerte per un prossimo esordio su vinile. Se volete provare delle emozioni forti, allora contattate il gruppo:
LIVE, via Papigliano 1/2, Genova.


ZEPHYR

(a cura di Enrico Mainardi)

Zephyr è una band del ravennate nata negli anni 79/80, la cui line-up attuale vede Alessandro Zazzeri voce e chitarra, Paolo Rinaldini al basso, Paolo Mantovani alle tastiere e Fabio Chiarini alla batteria. Il loro sound si avvicina ad uno stile prettamente hard-rock anni ’70 ma con forti sonorità adatte agli anni ’80.
INTERVISTA
SENTINEL) Quali sono i vostri progetti futuri immediati?
ZEPHYR) Vogliamo suonare perché aspiriamo ad ottenere un certo successo. Per il futuro abbiamo in programma in piccolo tour che toccherà sia il sud che il nord dell’Italia. Inoltre, presto, incideremo un demo.
S) Avete fatto molti concerti finora?
Z) Si, soprattutto qui in Romagna, è anche per questo che vorremo diffondere la nostra fama anche al di fuori della nostra regione. I nostri concerti sono seguiti da molta gente, non solo metallari, ma anche da chi ama il buon rock.
S) Pensate che l’heavy metal possa riscuotere successo e che quindi abbia un senso suonare nel nostro paese?
Z) Si, l’heavy può avere successo da noi, ma dino ad ora, da quello che si è visto in giro (es. “Metallo Italia” e le altre compilations) ci sembra che, se quelli sono considerati i migliori gruppi italiani, il livello sia notevolmente scarso e sicuramente non in grado di competere con quello anglosassone. Siamo sicuri che esistono in Italia, molte bands più capaci di quelle che finora ci sono state proposte. Suonare heavy metal è giusto perché anche noi vogliamo dire la nostra ed anche perché in Italia ci sono validissimi musicisti.
S) È stato il feeling o un’adeguata preparazione tecnica ad unirvi?
Z) Certamente il feeling e la voglia di   divertirci e di suonare sono stati utili per la creazione di Zephyr e del relativo stile, però tutti i membri del gruppo hanno alle spalle una valida preparazione tecnica e strumentale.
S) Trovate difficoltà ad essere voi stessi al di fuori del palco e dell’ambito musicale? Il comportamento che tenete sul palco è diverso da quello abituale?
Z) Quando si è on stage ovviamente lo scopo principale è quello di far divertire la gente, quindi bisogna fare dello spettacolo, perché lo spettacolo, se non è spettacolo, che spettacolo è? Per questo ce la mettiamo tutta in ogni nostro concerto, fino allo spasimo. In privato, siamo delle comunissime persone come tante con la sola differenza che passiamo molto tempo a suonare e ascoltando dischi.
S) L’heavy metal contiene significati nascosti e segreti oppure è un modo per divertirsi e per comunicare qualcosa?
Z) Non siamo propensi a dare scopi sociali e politici alla musica, di qualunque genere sia, perché pensiamo che chiunque suoni la propria musica, la suoni perché la musica è bella da ascoltare e da vedere, soprattutto nell’heavy metal, e basta!
S) Cosa succede di veramente pazzo nei vostri concerti?
Z) Di pazzo tutto, già il concerto in se stesso è pazzo. Particolarmente non capita niente: è solo divertimento sia da parte nostra che da parte del pubblico. È un’esperienza magica che dura circa due ore.
S) Cosa volete dire ai nostri lettori?
Z) Innanzitutto che vengano a vedere i concerti degli Zephyr e che riescano finalmente a distinguere il buon heavy metal da quelklo che non merita nessuna attenzione!
PER CONTATTI:
Alessandro Zazzeri, via Valzania 25
48100 Ravenna Porto Fuori
Tel. 0544/433557
+++++++++++++++++++++++

Demo-lition!
GHOSTRIDER “Mayhemic destruction”
La prima vera band di metallo nero italiana dopo Bulldozer che ha fatto uscire qualcosa. I 4 kids vengonmo dall’area genovese e bisogna essere sinceri, sono migliori di tante idolatrate bands continentali dedite a questo particolare genere. Il lavoro, anche se registrato un po’ approssimativamente, è interessante. Non è la solita accozzaglia di suoni e la solita batteria turbo. Un lavoro fatto con intelligenza e tanta voglia di rompere il culo ai detrattori del black-metal. “The exorcist”, “Curse of Valle Christi”, “Victim of necromancy”, “Doomed to serve the devil”.
c/o MARCO PESENTI,
via del Castello 25, 16036 Recco (GE)

SEVERANCE “Emotional rock”
Dopo aver militato per molto tempo con i Dark Lord, Nalesso Gable e Al Guariento hanno lasciato la band, più che altro per divergenze musicali, visto anche quello che è venuto fuori da questo lavoro. Anche se Gable continua a stupirci sempre di più con la sua particolare voce, il sound è più arioso che con DL. Le strutture dark hanno lasciato il posto ad atmosfere più potenti e selvagge. L’openere può ricordare i primi Van Halen. “Severance”, “Lyric love”, “The rush of water”, “Magic fear”.
c/o NALESSO GABLE,
via Albrizzi 8, 30034 Mira (VE)

EXILE “Slave to fantasy”
Secondo demo per i veronesi Exile, esponenti di certo metallo graffiante e roccioso che fece la gloria di una band chiamata Holocaust. Rispetto al precedente “Temptations”, i giovanotti hanno fatto un lavoro più accurato, badando soprattutto ad eliminare quelle piccole pecche di carattere tecnico che contraddistinguevano il precedente demo. Una critica da fare: arrangare meglio i cori. Ottimo il chitarrista, che non bada a diventare il più veloce del pianeta terracqueo, ma che dimostra di saper suonare molto bene e di saper centrare sempre la sua sei corde. Potente la sezione ritmica, molto curata la grafica. “Overture”, “Running across the lands”, “ Danger city”, “The rising”, “Too young to be a man”, “Ode to star”.
c/o GIANNI DELLA CIOPPA
via Bramante 4, 37138 VERONA

ANGELKILLERS “Four out of hell”
Ottimo gruppo autore di un demo veramente originale. In evidenza la potente voce di “Screaming Beast” (recentemente sostituito), voce che fa da cornice ad un quadro vicino a certo gothic-dark americano (Savatafe, Metal Church). Buono il chitarrista “Hellfire”, ma è la sezione ritmica la vera rivelazione: “Tirehammer” alla batteria è un vero martello pneumatico memore della lezione di Scott Columbus; “Master of lightning” al basso, tira fuori bombe al neutrone. Pezzi tirati e pezzi più cadenzati, si susseguono in un caleidoscopio di suoni distorti, urla selvagge, tuoni e fulmini. “Angelkillers”, “Killer breed”, “Four out of hell”, “Bring me his scalp”, “Tirehammer”, “Fighting for metal”.
c/o MARCO COMINETTI
via Trebbia 2, 26100 CREMONA.

GHOST “Ghost”
Gruppo parmigiano che suona per puro divertimento, senza tante pretese di successo. Ha fatto qualche concerto nella zona di Parma e provincia, suonando pezzi propri    alternati a covers. Singer femminile che sembra trovarsi a suo agio in mezzo a tanto metallo. Spinti dai fans, hanno registrato questo demo un anno fa, demo che mette in evidenza le intenzioni non molto serie del gruppi. 4 pezzi, di cui la prima è uno strumentale (“The dirge”). Si apprezza l’hardcore “Screams of freedom” dove Lisa Bellanova sfodera tutta la sua grinta. “Lady night” e “Ghost” sono in perfetto Italian style.
P.O.BOX 10 – 43010 FONTANA (PR)

POWERGAME “Hymn to Satan”
Da Agrigento ci arrivano i Powergame, gruppo che dedica il suo inno a Satana. Non preoccupatevi, non sono adepti al tempio di Lucifero, e la musica non è black-metal, ma una sorta di dark molto viscerale, ma non pesante alla Sabbath. Tappeto di effetti tastieristici, chitarra che non lancia grida ma assoli lucidi e perfetti. Di primo acchitto, possono ricordare certi episodi darkeggianti dei grandi Warlord, ma piano piano ci aggorgiamo che il gruppo cerca un proprio sound, una propria identità.
c/o ALFONSO VELLA,
via Callicatride 164 - 92100 Agrigento

ODDS “Tragedy girl”
Odds è un buon gruppo dell’area bolognese già famosa per Crying Steel e Danger Zone. Dopo un periodo di assestamento per vari problemi di formazione, il gruppo ha registrato 3 pezzi. Look e tematiche prettamente glam, sound più corposo. “I wamt you fire”, “Hurricane” e “Tragedy girl” sono i pezzi di questo demo. Odds è un gruppo ribelle. Risse, sabotaggi, scandali ai loro concerti non mancano mai. Rimangono comunque una rock’n’roll band aperta a tutte le vie. Amanti del kitsch e del casino, riescono a mettere in musica queste loro esperienze, ed il risultatoè più che dignitoso.
c/o PAOLO ORLANDI,
via Bellaria 1 – 40139 BOLOGNA

ROYAL AIR FORCE “Dies irae”
Rivelazione milanese nata nel gennaio dell’84. La musica dei R.A.F. è composta da una solida base basso/batteria che funge da tappeto al lvoro delle due chitarre che, spesso, si alternano in veloci ed interessanti assoli. Ottima la voce di Marco Signorini che ha come modelli i vocalist dell’ultima leva americana (voce pulita e dai toni molto lirici). Hanno un look che si basa alle divise dell’Aviazione Britannica. Si va dall’immediata e freschissima “Story teller” con un ritornello azzeccatissimo, a “I’m sneakin’ on you” vero e proprio sexual-metal. Potenza e molta grinta con “Strong as a thunder”, “Sucker” e “Sharp”, per finire con un piccolo capolavoro di orecchiabilità come “R.A.F.”. Attendiamo con ansia l’esordio discografico.
P.O.BOX 10 – 43010 FONTANA (PR)


SABOTAGE “Sabotage ‘85”
Finalmente è pronto il nuovo demo degli alfieri del metallo fiorentino con il nuovo vocalist Morby (ex-Airspeed). Purtroppo non conosco il vecchio rtepertorio della band, ma devo dire che, a sentire questo nuovo demo, il gruppo è uno sballo. L’eccezionale voce di Morby (la migliore in Italia) ha dato quel tocco in più al gruppo, rendendolo molto più professionale. Alternano pezzi in italiano a pezzi in inglese, ma il livello non scende mai, anzi, ad ogni nota si riesce ad apprezzarli di più. Il voto più alto va a “Killer della notte”, accattivante brano speed dal testo classico che apre il demo. “War machine”, “Heroes of the grave” e “La musica strana” chiudono in bellezza questo demo che consiglio a tutti.
c/o ELIO FERLAINO, via Faentina 230
50010 CALDINE (FI)

SKULL “Maniac
Vengono dalla Sardegna, ma questo fatto ha poca importanza, dato che il gruppo gode ormai di una certa reputazione nell’underground italiano. Questo demo è uscito verso la fine dell’84 e, nonostante sia stato fatto in 6 ore (!!!), ci dà perfettamente l’idea di ciò che Skull vuole essere, e cioè un gruppo aperto a varie soluzioni musicali, dall’epic narrato alla Manowar di “Northern wind” alla cavalcata maideniana di “Twilight of the gods”, all’hardcore-punk di “Maniac”, all’heavy classico di “Warlord”, alla balld “The lady of the night”. Anche l’assetto tecnico è piuttosto vario: il continuo rincorrersi delle chitarre si sovrappone ad una voce alla Cronos. Basso e batteria in grande evidenza.
c/o GIOVANNI MANNU,
via Paisserra 10 – 07014 OZIERI (SS)

SPA “Spa”
SPA fa parte dell’area più moderata dell’heavy torinese, quella di Elektradrive e Gow. Comunque sono molto diversi dai gruppi citati, in quanto autori di un hard-rock abbastanza datato ma che ha ancora parecchi estimatori. Il fatto di essere sotto l’ala protettiva di Max Legnani che lanciò i Vanadium, è per loro fonte di sicuro successo qui in Italia. Non vedo, però, sbocchi internazionali: questo genere ha ormai fatto la sua grande parte.
c/o VANNI GRIFALCONI,
p.za ai Caduti 16-ALPIGNANO (TO)

UNREAL TERROR “U.T.”
Degli UT è uscito in questi giorni il primo ep. Per adesso recensiamo un 2 tracks demo dove il gruppo ci fa ascoltare due brani molto duri, “UT” e “Metal warrior”. Non badano ad essere profumati e pieni di boccoli dorati, ma sporchi, puzzolenti, con giubbotti di pelle e una buona dose di adrenalina nelle mani. Signori, questo è puro heavy metal e, purtroppo, siamo rimasti in pochi, oggi, a seguire questo genere. Quando cominciano ad entrare i quattrini o ti chiami Priest o diventi un fottuto servo del business. Fortunatamente esistono ancora gruppi come UT che, nel loro piccolo, tengono alto il nome del metallo pesante.
c/o ENIO NICOLINI, v.le Canto Novo 15
66023 FRANCAVILLA A MARE (PE)

WHITEFIRE “Fire of war”
Gruppo formato nell’83 che, attraverso diverse defezioni e avvicendamenti, si è stabilizzato in un powerful trio. Autori di due demo nel giro di un anno. Nel primo si respirava ancora un’aria un po’ infantile, cioè con poca esperienza. A distanza di qualche mese, è uscito “FOW” registrato in diretta, quindi più immediato. Dalle origini dark, i WF sono passati ad un sound decisamente più incisivo  e potente. 5 i pezzi: “Fighters from the shades”, “Queen of tears”, “Whitefire”, “Ride on”, “Shinin’ hell’s child”. Si rifanno all’area più dura del metallo, con tanta voglia di spaccare il culo ai perbenisti e agli assurdi regolari, anche se non scendono mai nel puro thrash.
c/o MARIO BELLIA c/o Ceccarelli
via Tabona 27–10064 PINEROLO (TO)

HOT PETS “Hot Pets”
Gruppo di Sassari all’esordio su nastro. Una grande passione nel sangue e nel cuore: l’heavy metal. E si sente! Registrato in due soli giorni, risente forse troppo della velocità con cui è stato  fatto. Un miglior arrangiamento e una cura più professionale ai pezzi, avrebbe reso migliore il nastro. Una spanna più in alto il lato in studio, registrato un po’ meglio. Heavy rock che cerca soluzioni diverse; ciò sta a significare che anche qui da noi si stanno cercando nuove idee che esulano un po’ dal fotocopiare i gruppi esteri. Sarebbe anche ora!
c/o FRANCO CONTINI
c.so Trinità 203 - 07100 SASSARI


BATHORY INTERVIEW
I BATHORY si sono formati a Stoccolma nell’aprile dell’83. Ebbero molti cambiamenti ma i tre membri fondatori rimasero sempre. Nel febbraio dell’84 la band entrò in studio per registrare due pezzi per “Scandinavian metal attack”, compilation svedese. Dopo la registrazione di questi pezzi, Quorthorn, chitarrista e cantante, cacciò gli altri due e decise di rappresentare l’ultimo e balsfemo atto del metallo della morte nel mondo dei mortali. Il primo album, intitolato semplicemente “Bathory”, fu registrato nell’estate dell’84 ed ancora oggi, molta posta arriva dai fans sparsi in tutto il mondo. Ciò ha portato Quorthorn a cercare i membri per il gruppo, anche all’estero. Il nuovo album, che s’intitola “The return…”, è stato registrato la primavera scorsa. Nello stesso periodo, due pezzi del primo lp, vanno a far parte del secondo volume di “Scandinavian M.A.”. Sentinel è riuscita ad intervistare la mente dei Bathory, un essere dal nome Quorthorn, essere che non sembra venire dalla terra, ma dagli sperduti inferi. Ecco cosa ci ha raccontato di recente.
SENTINEL) È stato facile mettere su una band come Bathory?
QUORTHORN) No, veramente no… All’inizio eravamo tre ragazzi che volevamo suonare del metallo. Non eravamo molto bravi e non c’era materiale in abbondanza. “Sacrifice” era tra le tre canzoni che ho scritto per Bathory. Più tardi, quando era il periodo di allargarci, ho deciso da fare qualcosa di concreto con questa band ma non con coloro che avevano formato il gruppo insieme a me… così gli dissi che non li volevo più con me.
S) Come è stata accolta in Svezia la band?
Q) Beh, Bathory non è conosciutissima in Svezia, perché non abbiamo avuto una vera chance di suonare. Non si può fare quello che Bathory fa su un palcoscenico in Svezia. Ti puoi immaginare cosa è accaduto quando vennero gli Wasp qui da noi un paio di mesi fa. Infatti esiste tuttora un movimento contro il rock satanico e il metal che “turba” le pianure ghiacciate della Svezia… ma finora nessuno ha dato fastidio a Bathory.
S) Come hai scelto il nome?
Q) All’inziio abbiamo cambiato nome migliaia di volte, ma finalmente tutti ascoltavano me ed ecco che viene fuori “Bathory”. Una volta vidi un film di una contessa ungherese chiamata Nadasdy e ti posso dire che non era esattamente una donna che avrebbe potuto dare vita a te! Da nubile su chiamava Elisabeth Bathory…
S) Sei stato influenzato da qualcuno? E quali sono i tuoi gruppi preferiti.
Q) Quando scrivo i testi non sono influenzato da nessuno. Perdo molto tempo per cercare di schiarire la mia mente proprio perché non voglio essere influenzato da nessuno. Io ascolto dischi di effetti sonori e di musica classica, Beatles e altra roba… per me non esiste una musica preferita o un gruppo preferito. Io suono un tipo di metallo “malato” (ha! ha! ha!) nella band, ma nel privato non seguo molto molto questa musica. La maggior parte è merda tipo Celtic Frost o Hellhammer, per non nominare VoiVod (ha!ha!ha)… Ho un grande rispetto per Venom per quello che hanno fatto all’interno del movimento black metal ma non è che ho preso una cotta per loro.
S) Quanto pensi hanno influito, però, sul sound di Bathory?)
Q) Io adoro “Balck metal” ma non potrei dire lo stesso per loro. Cronos è fantastico, canta bene ed è un buon bassista nonché un gran personaggio. Non penso che Bathory e Venom si assomiglino molto. Bathory è più veloce, più duro, più cattivo, più heavy e anche migliore…
S) Hai avuto altre esperienze prima?
Q) Se intendi concerti e così via, vedi quello che ti ho detto poco fa; non abbiamo mai fatto demos, ma ho visto alcuni live-tapes della band tra le pagine di diverse riviste…
S) Pensi che ci sia sulla faccia della Terra una band più veloce di Bathory?
Q) Se quella band fa un metal più veloce, più heavy, più cattivo e selvaggio, e anche più satanico di Bathory, io corro a scrivere 5 pezzi per il prossimo album ad una velocità doppia o tripla di questa sconosciutissima band!
S) Com’è il vostro live-act? Usate particolari travestimenti o altro?
Q) Bathory dal vivo significa più bombe dei Kiss, più sangue di Lawless, e il suo volume sarà più alto dei Venom. Sarà tutto alla grande, squisito, ricco, costoso, molte luci, molto sangue, volume, fumo, bombe, fuochi (io sono un mangiatore di fuoco), ci sarà il fracasso di chitarre rotte e drumset che volano, ecc…
S) Cosa pensi del glam e dell’epic metal e delle nuove leve americane?
Q) Per me glam non è epic. Ho ascoltato Mötley Crüe ma non assomigliano al nostro stile (ci mancherebbe!) ma ho saputo che la gente lo adora forse perché è sempre stato così… guarda i vecchi Kiss, Wasp e Twisted Sister…
S) Credi nel Satanismo?
Q) Si, mi interesso di Satanismo e Stregoneria (due cose diverse) da 5 anni ed esercito un po’ … Io canto dell’Inferno, di Satana, e tutto questo perché mi affascina. Se mi piaceva la fantascienza, avrei cantato anche di quella. Intrufolarsi nel Satanismo è molto pericoloso e mi fanno pena quelle bands che lo usano solo per ottonere un profitto.
S) Non pensi che, oggi come oggi, il Satanismo e tutta questo tipo di religione, sia solamente una moda?
Q) Si, molte bands usano ciò per creare una determinata immagine, per esempio i Crü che portano una fascia disegnata con un pentacolo invertito sulla fronte. Troppi gruppi si fanno fotografando mostrando le dita nel segno del diavolo e sinceramente sono tropoo le foto con questo segno; essi pensano che è chic fare ciò, ma a me fanno pena. Ci sono delle bands che cantano storie tipo: “ragazzo incontra ragazza e l’amore nasce all’improvviso!” o “pelle, moto, birra, capelli lunghi, borchie, rockin’ !!!!!“ (ha!ha!ha!). Noi cantiamo “Satana, inferno, paradiso, Dio, vergini, streghe, puttane, lussuria, brama, distruzione, tormento, dolore, sangue, scopare, orgie, occulto, affari”. Anche se non mi piacciono le etichette, a volte è una cosa positiva. Infatti esistono bands per tutti i gusti di musica metal. Noi non siamo un black metal band e neanche una Satan metal band, siamo solamente una metal band che suona velocemente e salvaggiamente, ecco tutto, ma noi, a volte, cantiamo di Satana…
S) Noi di Sentinel amiamo i Judas Priest, i Queensrÿche, i Motörhead, i Manowar… tu cosa pensi di queste bands?
Q) Priest… li ho ascoltati alcune volte, ma i Queensrÿche sinceramente no; Motörhead era la mia band favorita 6 o 7 anni fa, e i Manowar assomigliano a degli orsacchiotti… comunque so che vantano un ottimo cantante.
S) Cosa pensi del movimento heavy metal?
Q) Dovrebbe strapparti le budella, se è questo che vuoi! Dovrebbe strapparti i capelli e molto di più, dovresti essere in grado di sentirlo sulle palle. Io suono ciò che mi viene dalle palle. Non ascolto Slayerm Venom o Celtic Frost e poi dico: “Hey!...facciamo quello… suoniamo velocemente e in quella maniera!” Quando sento di scrivere un brano veloce, lo faccio e basta, quando invece sento di scrivere un lento tipo “Necromancy”, “Witch”, “The rite of darkness”, “Raise the dead” lo faccio e basta. Se ascolti i nostri due ellepì puoi notare subito che noi suoniamo diversi tipi di metal (diversi stili) e non solo “aaaaarrrrgggghhh!!!”
S) È stata dura produrre l’album?
Q) No, io sono praticamente cresciuto nelle sale di registrazione e potrei controllare tutto. Se fosse possibile tecnicamente, io potrei fare tutto da solo, produzione, missaggio, suonare, cantare, tutte le parti tecniche, ecc.
S) Com’è il rapporto con la Tyfon Grammofon?
Q) Siamo molto coerenti e compatti; loro rispettano Bathory e noi rispettiamo loro; parliamo bene con loro e non dicono mai: “Non potete mettere questo o quello nelle copertine (tipo foto ecc.)” o “non potete cantare questo o quello”.
S) E con le altre bands svedesi?
Q) Non menzionare la Svezia o il metal svedese. Amo Stoccolma perché è la città più bella del mondo in estate, ma a parte questo fatto, non c’è nulla che mi costringe a rimanere in Svezia!
S) Com’è il rapporto con i kids?
Q) Con i kids… vuoi dire con gli altri del gruppo?
S) Si!
Q) Non ho trovato i tipi perfetti ancora, ma tengo sempre gli occhi aperti, anche se devo andare in America o in Germania per prendere contatto. Se sono bravi gli offro di suonare con Bathory.
S) Come passi le tue giornate?
Q) Posso solo rispondere ad alcune lettere dei fans. Se dovessi     sedermi e rispondere a tutte le lettere, non avrei il tempo di scopare, bere, suonare, mangiare, cagare, dormire…
S) Conosci qualche gruppo italiano?
Q) No, purtroppo…
S) Cosa c’è nel futuro dei Bathory?
Q) Una lin-up completa, una tournée in Europa, capelli lunghi e più bevande alcooliche, donne e soldi!
S) Cosa auguri ai metal thrasher italiani?
Q) Avete avuto una fottutissima fortuna con l’export degli spaghetti (io mangio solo spaghetti bolognesi e cannelloni… si chiamano così, no? E anche “Caprisioca (?)” (che sia la caprese? N.d.r.) Anche un grande GRAZIE ai fans italiani (per tutto!). Vi amo! Ci vediamo presto quando faremo un tour europeo.
S) Se vuoi dire qualcos’altro, hai ancora un po’ di spazio a disposizione.
Q) Per favore, Roberto, scrivi spesso. Scrivetemi per qualunque cosa, anche solo per dire “ciao!”. Non esitate, ok?
PER CONTATTI:
BATHORY c/o Tyfon Grammofon
Box 14, 163 93 Stoccolma (Svezia)

TANKARD
È una delle più giovani bands e, allo stesso tempo, più dure nel campo dello speed-metal e hardcore della zona di Francoforte. L’anno di fondazione è il 1982. L’idea fu di un chitarrista, Axel Katzmann e di un bassista, Frank Thorwarth. All’inizio si chiamavano Avenger, poi Vortex finché presero il nome Tankard. Dopo i due, vennero Andreas Geremia (voce), Andy Bulgaropulos (chitarra) e Oliver Werner (batteria). Sin dall’inizio, la band ha cercato di sviluppare un proprio stile che è stato irrevocabilmente un successo. La loro musica deve essere classificata entro il filone hardcore. È senza nessun compromesso, un prodotto heavy e non commerciale; ciò è molto esplicito. I Tankard presentano un demo di 8 pezzi dal titolo “HM vanguard” che ha riscosso un grosso successo e delle reazioni positive. Ciò è confermato da molte fanzines (tra cui Sentinel). Quelli che li hanno già visti dal vivo, sanno che questa band, on stage, riguardo durezza e mancanza di cimpromessi, può definitivamente rafforzare la propria immagine. I testi parlano di assassinii, omicidi e brutali massacri. Descrivono anche il tipo di vita dell’heavy metal maniac. La band vuole raggiungere molte più esperienze cercando più possibilità di esibirsi. Il demo costa DM 7, oppure $ 2,50 e può essere richiesto a:
Andreas Geremia, Durkheimerstr. 80,
Frankfurt/M 80 (Germania Ovest)

“Heavy metal vanguard” demo
S’inizia con una canzoncina da Oktoberfest, con la quale parte il primo pezzo, “Incredible loudness”. Perfetto power-german-metal, con un cantante più punk che metal. Assoli brevi e veloci. Non è proprio hardcore, ma si possono catalogare sotto questo aspetto. Giovanissimi, quindi le lacune si ripareranno con l’esperienza. Il nome è una vecchia espressione inglese del “boccale di birra”, e questo può già darvi un’idea di quale è lo spirito che aleggia nell’ascolto del demo. Gli altri 7 pezzi sono: “Devil’s game”, “Arson”, “Mercenary”, “Heavy metal”, “Death by whips”, “Rundown quarter” e “Alchool”.



JAGUAR INTERVISTA

SENTINEL) Da quanto tempo siete insieme?
JAGUAR) Jaguar nasce nel dicembre del 1979 ed è formata da Jeff Cox e Gary Pepperd; poi venne Chris Lowell e, dopo molti provini, ecco che arriva Rob Reiss.
S) All’inizio, chi vi ha influenzato maggiormente?
J) Agli inizi, principalmente Budgie e primi Maiden. Ora da migliaia di bands tutte diverse e da tutti i tipi di musica.
S) Come mai c’è stato questo cambiamento tra “Power games” e “This time”?
J) Perché abbiamo deciso che la nostra musica deve sempre progredire e mai rimanere la stessa; inoltre, c’è un limite con il tipo di thrash-metal alla “Power games”, uno si ripete sempre e diventa tutto una grande pizza.
S) Da chi o da cosa prendono ispirazione i vostri testi?
J) Paul scrive tutti i testi della nostra musica; ci piace scrivere di cose che ci accadono quitidianamente o che sentiamo in particolare; non vogliamo passare per persone vuote: noi abbiamo qualcosa da dire!
S) Cosa pensate del movimento heavy metal?
J) Come movimento porta i paraocchi: alcuni rock-fans (non tutti) scartano tutto ciò che non è thrash senza averlo ascoltato prima. D’altro canto, è un grande movimento perché è una forza dirompente contro un certo tipo di pop facile!
S) Com’è l’attuale scena inglese?
J) È molto inattiva. Ho l’impressione che tutti si mascherino e che tutti assomiglino agli altri a tutti i livelli. Non ci sono bands che scrivono le canzoni, si limitano a scrivere i riffs e basta.
S) Come mai c’è stato tanto ritardo per l’uscita di “Power games”?
J) È stata colpa della Neat records che non ha saouto organizzare niente, sono stati proprio inutili!
S) È facile, oggi, uscire dall’anonimato rispetto ai primi anni ’80?
J) Non è facile oggi come non era facile allora, in quanto oggi ci sono moltissime bands come ce ne erano 5 o 6 anni fa. L’unica cosa da fare è suonare e cantare meglio delgli altri.
S) Come mai Chris Lowell ha lasciato il gruppo?
J) Aveva avuto sempre dei problemi con il drumming e allora abbiamo pensato che l’unica cosa da fare fosse quella di allontanare le due parti.
S) Come sono andate le vendite di “This time”?
J) Molto bene, ma penso che sarebbero andate meglio se la Roadrunner avesse svolto il suo ruolo perfettamente. Non hanno curato né promosso l’lp per niente e non siamo stati contenti di ciò che hanno fatto per noi.
S) Vi attira più il mercato europeo o quello americano?
J) Il mercato per noi è molto aperto. Se la gente ama la nostra musica, noi andremo da loro, in qualunque parte del mondo essi si trovino!
S) Progetti futuri?
J) Per prima cosa dobbiamo trovarci una casa discografica. Tutte le nostre direttive puntano a questo e anche a scrivere del materiale nuovo.
S) Un messaggio ai nostri lettori?
J) Rimanete in ascolto della nostra musica: non vi deluderemo!!!
PER CONTATTI:
Jaguar Promotions
25 7th ave. – Filton, Bristol, Avon (UK)



HELICON
Nascono nel marzo ’82 come Deathslayer e mantengono questo nome fino a qualche mese fa. Molti live-shows al loro attivo a New York, Long Island e New Jersey. Sono abbastanza conosciuti nell’ambiente, perchè sono apparsi in diverse fanzines. Il loro demo “Cry of the sword” è stato lanciato attraverso numerosi metal-shows radiofonici. È previsto entro la fine dell’estate, il loro debut album con 4 pezzi del demo rimissati più 3 pezzi nuovi. È previsto anche un tour lungo le due coste americane e, logicamente, aspirano a venire in Europa. Il gruppo ha sempre creduto in ciò che faceva; ogni brano ha una sua identità, una melodia uncia, liricità nel cantato, buoni riffs e potente sezione ritmica.
PER CONTATTI: c/o J.Paer, 1213 Avenue Z, apt. A18, Brooklyn, NY 11235 (USA)

“Cry of the sword” – demo
“COTS” è un bel lavoro. All’inizio si può pensare che sia la solita thrash-band per via del nome. Niente di tutto questo. La singer femminile dona molta liricità ai pezzi che seguono una linea abbastanza melodica ma non sdolcinata. Heavy molto potente con un chitarrista in gran vena. “Strange illusion”, “Cry of the sword”, “Night of the burning cross”, “Journey for light”, “Deathslayer”, “Ravensnest”.
====================

MANIA
Mania è un grupopo tedesco nato nel 1983 dalla fusione dei Black Mirror e dai Gigsaw. La line-up vede ULI alla voce, THIES e FRANK alle chitarre, DIDY al basso e MATTHIAS alla batteria. Nell’aprile dell’83 esce il primo demo con 4 pezzi. Sound molto professionale basato soprattutto sui vari duetti chitarristici. Il secondo demo s’intitola…


“Break the silence” – demo
Già guardando la cassetta, si può notare la professionalità di questa band. Copertina e note sono curate nei minimi particolari. Quello che c’è dentro. È un buon hard-rock influenzato dai grandi maestri inglesi degli anni ’70, condito con un pizzico di violenza anni ’80. i pezzi sono 6, molto variegati: si va dal puro metallo dell’opener “Shadows under your eyes” all’hard di “Hard rock, woman and whiskey”, alla classica ballad “I’ve got a dream”. È consigliato a coloro che non amano le tinte forti, l’area più oltranzista dell’heavy metal.
PER CONTATTI:
M.DANKER, Altedorfstr. 18,
2000 Hamburg 65 (Germania Ovest)
Oppure
Management “LIMB”
c/o R. SCHNOOR, Hartzloh 44,
2000 Hamburg 60 (Germania Ovest)

+++++++++++++++++++++++

BLACK VIRGIN
Trio newyorkese molto particolare. A parte il fatto che alla batteria c’è una ragazza, Cathy Burke, ma tutto il loro sound è qualcosa di diverso dal solito. “Most likley to exced” è il loro prodotto, registrato in mono, perde un po’ qualcosa, ma si intravede la genialità di questo ensamble formato da Kennt Lienhardt chitarrista che si alterna negli assoli con il bassista Rob Graham, e dalla già citata Cathy Burke alla batteria. Kenny ama Van Halen, K.K.Downing e soprattutto Randy Rhoads. Rob suona il basso a metà strada tra Ian Hill e John Gallagher, alternando melodia e potenza; ama l’headbangin’ e le quattordicenni (porcellone!). Cathy ama Cozy Powell, Philty Taylor e Mitch Mitchell. Il suo drum-kit è sproporzionato alla sua fragile figura. Il demo comprende 4 pezzi: “Most likely to exceed”, “Bloodbrothers”, “Movin’ out”, “ e “Nightriders”. Come già detto, I tre sono dei piccoli geni, in quanto il suono che esce dalle casse non è la solito brutta copia di qualcos’altro. Non sappiamo definirli. Power mateal? Beh, c’è molta potenza nei loro brani, ma in dose giusta. Speed? No, non sono veloci. Si potrebbero definire tribal-metal, così abbiamo coniato un’altra etichetta. È una band da ascoltare, solo così ognuno può dare il proprio giudizio.

PER CONTATTI:
82 Park Terrace West, Box 1F,
New York, NY 10034 (USA)

+++++++++++++++++++++++

HELLRAZER
Barrow-in-Furness è la loro città di origine; 1980 è l’anno della fondazione della band; hard-glam-rock è il loro stile musicale; Linzy (voce e chitarra), Nikky (voce e batteria) e Punky (voce e basso) la line-up: in poche righe ecco una band inglese che non dovete assolutamente perdere se siete amanti del glam-rock. Dopo poco tempo. Decidono di andare a vivere a Londra. Primo cantante fu Paul Merrill, ora con i Jaguar (“fottuta puttana!”). Molti problemi hanno caratterizzato questa band, dall’impossibilità di trovare gente adatta a problemi di management (c’è stato anche un ricorso al Tribunale con Gilly Glitz, loro primo manager). L’arrivo di Punky, pone fine, per il momento, a tutte le loro traversie.
PER CONTATTI:
46 Warwick Road, Earls Court,
London SW5 (U.K.)

“Hell Razer” – demo
C’è poco da dire su questi due pezzi, “Shout, hey!” e “Space girl”. Il glam straripa da tutte le parti. È inutile dare definizioni astruse al loro sound: il glam è già di per se stesso esplicito in materia. Quindi, se amate questo genere, come lo amiamo noi, procuratevi il demo: amerete anche Hell Razer!

+++++++++++++++++++++++
HELLS BELLES
HB è una band di rogue metal. Che cos’è il rogue metal? Dice Paul Quigley, voce del gruppo: “Rogue metal è un termine usato per differenziare il nostro genera dai predecessori. Noi non siamo prevedibili come molte bands, in quanto cerchiamo di incrociare tutto ciò che è eccitante dell’esplosione new-wave”. La pelle ha un ruolo particolare perché questo materiale è un tessuto animale che mette in mostra molto per colui che decide di indossarlo. Cercano solo il divertimento, e nei loro live-act, incitano tutti a ballare e a mettersi in mostra. HB non suona la musica, la vive! È la ragione per cui la band mette in mostra lo stile, il talento e la fiducia di tutto ciò che fa. Parlaimo del demo: fin dai tempi di Sweet, Slade o Gary Glitter, il glam rock ha avuto come patria l’Inghilterra. Hell’s Belles riprendono i vecchi schemi glam e ci aggiungono una forte dose di heavy metal. Il risultato non è la scanzonatta alla Wrathchild, ma glam-metal corposo, affascinante e con una ricerca melodica ben avviata. Mi stupisce il fatto che non abbiano un contratto discografico. Comunque, vale la pena di ascoltarli e allora, carta e penna e scrivete a:
PHIL MC WALTER, 198 Hammersmith Groove, London W6 tHG (UK)

++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

DUTCH STEEL
BY ROB OLDERSMA


Piccolo special dedicato al metal olandese con tre gruppi presentati dal nostro collaboratore Rob Oldersma, SAD IRON, EXPLODER e VORTEX.

SAD IRON
Questa band nasce nell’80 a Hoorn. Nell’83 viene molto apprezzata in quanto prende parte nei “Concrete festivals” a Leenwarden. Ne escono svariate registrazioni dal vivo. Sad Iron e Seducer, sono le bands che hanno il permesso di suonare su un lato intero di un lp. Il 30 ottobre 1983 esce “Holland H.M. vol.2” che, nonostante la critica negativa di Aardshock, vende parecchio. Formazione di allora: Ron Mooijnen (vc), Dirk Ooms (bs), Gernt Soering (bt). L’apice arriva a Zutphen dove i rockers s’impadroniscono del palco dopo uno show alquanto crudo della band; qui mancava la top band, Aza, e questo ha provocato la reazione del pubblico. Il 1983 risulta un anno abbastanza buono per la band che li vede come spalla ai fottuti Hanoi Rocks. Arrivano poi i momenti negativi. Ron lascia la band insieme a Dirk. Per rimpiazzarli devono aspettare molto tempo, ma arrivano Leo Van Ockeloen (bs) e Herke Vandepoel prende il microfono nelle sue mani da diavolo. Altro materiale viene scritto. Jac Van Oevelen prende il posto di Gerst. Esce “Total damnation”, migliore del precedente lavoro. Hanno fatto un nuovo demo che è in mano alla Mausoleum. Se la band non sfonda con questo lp, mi chiedo quale altra band olandese possa farcela (eccetto quelle “commerciali”). La musica di S.I. è veloce, un hm “in quarta” con molti break.

EXPLODER
Nasce nell’83 per volontà del chitarrista Dalf Blanhert. Dopo aver suonato con alcuni elementi, ecco che arrivano il batterista Damian VanDeErve e il cantante ArcoDeKroon. Per questi uomini, è la prima volta che suonano in una band. Dopo alcune prove, il bassista è rimpiazzato da TomVanHal; poi arriva anche il primo nome (si chiamavano Attack). Il demo contiene 5 brani e “Tonight’s the night” è il più veloce; gli assoli in questo brano sono eccezionali, ma penso che la parte vocale sia stata registrata troppo alta. Non sarebbe una cosa negativa, se la voce c’è, è solo che non è il caso nella situazione attuale. I pezzi hanno bisogno di una grande variazione. “Angel’s delight” inizia come un rock lento e all’improvviso interviene il cantante; questo tipo di cose comincia ad annoiarti e di nuovo, all’improvviso, vieni svegliato da un intervallo pungente, seguito da un assolo da quinta marcia in accellerazione. È un peccato che il pezzo termini con lo stesso ritmo dell’inizio. Attualmente la band “non stupisce il mondo”, ma gli elementi della band sono giovani e la speranza c’è.

VORTEX
Inizia tutto alla fine dell’81 a Groningen-Whirlwolf dove Macleans e D Bluts rischiano un po’ e formano (e riformano) la heavt pop band Vortex. L’impresa ha successo solo in parte, poi viene Andre (ch) e Thundervox (vc) un elemento proveniente dall’act di spalla di Tichelaarski, per rinforzare la band. Ben presto assistiamo alla nascita di un vero repertorio scritto dai chitarristi e dal cantante. Se ne va Andre e gli altri decidono di romanere in 4. viene stilato un nuovo repertorio e nel novembre ’82, iniziano una serie di positivi concerti  e il seguito dei fans aumenta. Nasce il lp con tre pezzi che insieme al demo suscita una reazione moderatamente entusiasta. Nell’83 Vortex cerca un altro chitarrista nelle vesti di Bommen Berend. Il 1983 vede alla luce un nuovo demo, col nuovo batterista Guns Boltendaal. Nello stesso anno esce anche un altro demo, “Metallic dauring” e nell’84 ne fa uscire un altro, “Splitzbergen tape”; altre due canzoni appaiono su “Dutch steel”. Verso la fine di marzo del 1985, Vortex porta a termine un mini-lp autoprodotto, “Metal bats”. Che possiamo dire dei ragazzi, che sono tutti ordinari e spensierati, non palloni gonfiati, ma suonatori.

 *****************
ANGER
Anger si forma nel 1983 da Steven Hunter (bs) e Mr. Bk (bt). A loro si unisce Lars Elkjaer (ch) e Boddy Bodum (vc). A questo punto realizzano, con mezzi di fortuna, il primo demo “Louder than loud”, demo che permise loro di farsi conoscere un po’. Mr. Bk e Boddy lasciano, però, la band che si vede costretta a rimpiazzarli. Entrano, quindi, Claus Nielsen 8bt) e Esben Knudsen (vc). Con la vecchia formazione, però, hanno fatto anche un altro demo…

“Metal attack” – demo
Non è nuovissimo, e poi, è già stato detto, c’è la vecchia formazione, quindi non sappiamo dirvi quale sia il potenziale attuale della band. Dalle note di “MA”, si può arguire che la band esula un po’ dagli stilemi dell’heavy scandinavo, un po’ sulla falsariga dei conterranei Witch Cross. Classico heavy metal, molto ritmato, mai veloce, che si basa soprattutto sui virtuosismi di Lars alla chitarra. Non sono eccezionali, ma i pezzi sono strutturati adeguatamente, quindi non scendono in banalità o supervirtuosismi fini a sé stessi. Senza infamia e senza lode.
+++++++++++++++++++++++
CANDLEMASS
Gli svedesi Candlemass, conosciuti prima come Nemesis, sono indubbiamente la band più potente del paese. Nati nell’82 in un sobborgo di Stoccolma con Leif Edling (bs/vc), Anders Wallin (ch) e Anders Waltersson (bt). Con l’autunno dell’83, arriva un altro chitarrista, Christian Webengd. Esce quindi il primo demo, da cui viene poi tratto l’ep “The day of the retribution”. Leif, intanto, scrive nuovo materiale, ma i due Anders non erano d’accordo: volevano un rock più melodico, tipo Y&T. Così lasciano la band. Matz Ehström diventa il nuovo batterista. Attualmente la band è un trio molto forte, che suona un metallo stupendo; questa musica potrebbe essere descritta come una miscela tra Trouble, Angel Witch e Warlord, in quanto ci sono i canti di maghi e dei tempi antichi. È epic-doom-metal al massimo. È previsto per l’estate dell’85, il 2° mini album “Tales of creation”.
                (Lena Graaf)

+++++++++++++++++++++++

LEATHERWOLF
On the road da tre anni, hanno suonato in parecchi locali come supporter ai Ratt, Accept, Alcatraz, Great White, Riot, Rough Cutt, Black’n’Blue. La potenza senza tregua del drummer Dean Roberts e del bassista Matt Hurich, è la spina dorsale del savage-metal dei Leatherwolf. Le armonie delle due chitarre di Geoff Gayer e Carey Howe, vanno a creare un terzetto quando il cantante Mike Olivieri si butta nella mischia. L’effetto complessivo è veramente aggressivo, complesso, di grande talento e molto energico fino all’ultima nota.

“Leatherwolf” – mini lp
Questo mini lp, stroncato da parecchi mags, viene invece recensito in modo positivo da Sentinel. Non riusciamo a comprendere come non possa piacere. Il sound in Queensrÿche-style, è uno dei più ricercati oggi. Eppoi i due chitarristi sono bravi, il cantante ha una bella voce, basso e batteria sono potenti. C’è “Kill and kill again” che è un piccolo capolavoro. Non riusciamo a comprendere come qualche fanzine l’abbia stroncato. A noi piace, e se comprate i dischi solo perché “l’hanno detto quelli di Sentinel”… allora compratelo!!!
c/o TROPICAL REC. P.O.BOX 9555,
Marina del Rey, CA 92295 (USA)

CHAIN REACTION
Una potente band dell’Oxfordshire; metallo di classe e originale. I suoi componenti sono: Derek John Hodd (vc), nato a Playmouth nel 1959, è un autodidatta che ama Plant, Dio, Ozzy e Halford. Vuole raggiungere i fasti e lo stesso rispetto di chi lo ha influenzato; John Rigg (ch), nasce nel ’58 nel Cumberland. Suona la chitarra dall’età di 10 anni. È influenzato da Randy Rhoads, Tony Iommi ed Ed Van Halen; Phil Smith (bs), nasce nel 1958 a Woking. Ha fatto parte di bands per 10 anni. Suona un basso dalla forma stranissima. Ama il rumore; Robbi Serrano (bt) nasce a Detroit nel ’58; ha iniziato a suonare a 9 anni, riuscendo a fondere il suo stile personale con delle venature jazz e da musica sinfonica. Tra i suoi preferiti Billy Cobham, Carl Palmer, Keith Moon e Neil Peart.
PER CONTATTI:
15 Paradise road, Henley-on-Thames, Oxon RC9 1VA (UK)

“Chain Reaction” – demo 83/84
La cassetta pervenutaci, contiene 8 pezzi registrati nell’arco di un anno. Sono rimasto di stucco nel sentire il demo, e mi sono stupito di come C.R. non vengano presi minimamente in considerazione dalle case discografiche. Se pensiamo che ci sono certi gruppi in Inghilterra che fanno dischi su dischi… “Wolf” e “Storm the gates” sono i pezzi migliori, una miscela di Iron Maiden-Dio-Marillion. Gli altri titoli sono: “Wicked”, “Pool of fortune”, “Scream of the banshee”, “The evil within us”, “Don’t take love for an answer”, “Steal your heart”.

+++++++++++++++++++++++

SIREN
Siren nasce nel 1981 in Florida. Della line-up originale, oggi rimangono il chitarrista Rob Phillips, il batterista Ed Aborn e il vocalist Doug Lee. Al basso c’è Ed Amyx. Fino al 1983, il gruppo si concentra solo sui live-shows, stravaganti con attacchi musicali ben levigati. All’inizio dell’84, decidono di cominciare a scrivere qualcosa di proprio. Nell’estate, esce il 45 d’esordio, che ha avuto un buon responso dai giornali specializzati. In questi giorni, è uscito anche il nuovo demo, che s’intitola “Iron coffins”
“Metro-mercenary” – 45”
Prodotto insieme a Gary De Michele
questo 45 giri ci fa conoscere da vicino questa band senza pretese se non quella di far onestamente parte del panorama heavy mondiale. “Terrible swift sword” ci ha colpito positivamente e ci ricorda certi episodi di gothic-metal dei Warlord. La voce è buona ma deve migliorare; buono il chitarrista, precisi basso e batteria. Più o meno sulla stessa scia il retro “Metro-mercenary”, dove Doug cerca di dare un tono più lirico alla sua voce. In definitiva, una band al di sopra della media che, col demo, si avvicina più  al dark stile Angel Witch, Savatage.
PER CONTATTI:
2111 Ramblewood Lane,
Brandon, FL 33511 (USA)

+++++++++++++++++++++++

ABANDON CITY
Nati nel marzo ’82 nell’isola di Wight, si spostano subito a Southampton per raccogliere più fans. Molti gigs al loro attivo, anche se i componenti sono giovanissimi. La band utilizza svariate influenze musicali, anche se sono tutti d’accordo sul tipo di musica da suonare. Le radici piantate nell’hard rock anche se la band pensa che questo genere sia un po’ intrappolato in un buco e che si limita ad una definizione molto ristretta. Line-up: Simon Wake (vc), Shuan Winslow (ch), Mark Davis (bs), Phil Ball (ts) e Cos Smaliman (bt). Il demo s’intitola…



“1 2 3 cut your legs off”
Il demo si apre con “Swinging date” che possiamo definire come episodio di “cabaret-rock”. Fa ridere, non perché sia brutto, ma il modo in cui è strutturato, diverte. Gli altri tre pezzi, “White lies”, “MCP” e “Four in the morning”, sono completamente ispirate dal profondo porpora. Adesso che i Purple si sono riformati, come camperanno i nostri? Comunque, c’è spazio per tutti.
PER CONTATTI:
c/o Apt. C, Cavendish House,
15 Cranbury Place, Southampton,
Hants SO2 0LG (UK)

SPOILER
Spoiler nasce dalle ceneri di una ska band (?): i Crash. Nel 1980, tre elementi di questo gruppo, decidono di fare la musica del cuore: l’heavy metal. Inizialmente suonano materiale di altri gruppi. Ma l’entusiasmo del lead guitar e vocalist, Bert Verschoor, propagato a tutta la band, comincia a fornire idee per pezzi propri. Gli altri elementi sono Willelm DeWist alla chitarra, Henk Mijnster alla batteria e Jack Wandemaker al basso. Potenza, melodia e musicalità, sono le parole chiave della band. Nel loro repertorio ci sono ballate molto melodiche, brani rock e brani più spinti. Hanno fatto da spalla a parecchi gruppi olandesi come Vandenberg e Picture. Nel 1984 hanno registrato un demo che contiene due brani, “Are you ready?”, brano abbastanza tirato, con una voce molto lirica, che ci ha ricordato certi episodi dei primi Maiden, e “desolution angel”, che è invece una ballata molto intensa e anche molto bella, che ci ha ricordato certi episodi di gruppi tedeschi tipo Warlock. È una buona band, al di sopra della media in fatto di gruppi olandesi e siamo curiosi di sentirli  sia su vinile che dal vivo, che si preannuncia come qualcosa di veramente esplosivo.
PER CONTATTI:
c/o Van Gorkum Productions
Timorstr. 12, 4202 MA Groninghern
(OLANDA)

+++++++++++++++++++++++

GRAVE DIGGER
Nel 1980, Peter Masson e Chris Bolthendhal, formano I Grave Digger. Da allora hanno avuto parecchie esibizioni live, anche se pubblico e stampa locale, rimasero shoccati del loro esordio. Nonostante gli sforzi, il , il successo non arriva: un demo di 6 pezzi fu il risultato, ma nessuno osava programmarlo. Ciò portò ad uno scioglimento temporaneo verso la metà dell’83 (adesso quel demo è osannato da tutti!). L’unica cosa incoraggiante fu l’interessamento della Noise rec., che offrì loro un contratto ma la band non esisteva ancora nel vero senso della parola. Chris e Peter vedendo che in qualche modo gli sforzi venivano premiati, riformarono la band. Alla batteria fu chiamato Philipp Seibel e al basso Willi Lockmann. Verso la fine dell’83 registrano 2 pezzi per “Rock from hell”, compilation della Noise. Anche se il suono era molto scarso, l’abilità del gruppo nel suonare e nel comporre venne fuori. Questo fu, alla fine, il fattore decisivo che permise alla band di stipulare un contratto a lungo termine. Con un nuovo drummer, Albert Echardt, e con nuovo materiale, nel febbraio ’84 tornano in studio e registrano “Heavy metal breakdown”, loro primo lp. Quest’album fa crescere il numero di fans come pure quello dei critici. Anche dal vivo, il successo venne alla luce, soprattutto in Germania, in Belgio e in Olanda. Nel settembre ’84, Willi se ne va e il suo posto è ppreso da un session-man, René T.Bonem e con lui GD registra un 3-tracks ep, “Shoot her down”. All’inizio del nuovo anno, la band entra in sala per il secondo lavoro, “Witch hunter” che uscirà i primi di marzo e che confermerà l’ottima reputazione che il gruppo si è ormai fatta nel mondo del metallo.
PER CONTATTI:
c/o G.H.HANKE, Karlarnoldstr. 21
4390 Gladbeck (Germania Ovest)

+++++++++++++++++++++++

ANGEL DUST
Angel Dust è ormai sulla breccia da tre anni. Nel maggio dell’84 esce il primo demo registrato in diretta: non avevano i soldi necessari per fare un lavoro professionale, e il suono lascia un po’ a desiderare. Il nuovo demo è stato registrato a febbraio ed è molto più professionale. Tra i gruppi preferiti citano Manowar, Slayer, Metallica e Anthrax. Sinceramente li consideriamo, insieme ai Martyr, tra i migliori gruppi olandesi. A metà strada tra il dark di certi episodi rallentati dei Venom e il dark dei Manowar, AD raggiunge sprazzi di genialità non indifferente. Difficilmente i brani sono tirati, quindi non corrono il rischio di ripetersi e anche se ogni tanto accellerano il ritmo, lo fanno con coscienza. Abitiati a sentire molti gruppi olandesi rifare il verso a certe sonorità tipiche dell’hard inglese, siamo rimasti colpiti dal sound “diverso” di questo gruppo che farà felici sia i metal-thrashers che gli amanti di certo epic-dark. “Hounds of hell”, “Possessed by evil”, “Spreader of the plague”, “Metal tonight”, “High society”.
PER CONTATTI:
c/o PETER VISSCHER, Hoofdkade 118,
9561 JH Groninghen (HOLLAND)


OVERDRIVE INTERVISTA

SENTINEL) Ciao Janne. Da quanto tempo siete insieme?
JANNE) Gli Overdrive si sono formati nell’estate dell’80. Prima io, Kenth Eriksson e Pelle Thuresson, stavamo in una band chiamata Paradize. Registrammo anche un 45” nel ’79, ma ci sciogliemmo l’anno dopo perché il tastierista non era più interessato alla cosa. Anche Kenta e Kjell avevano lasciato la loro band, gli Ocean, perché avevano preso una via troppo rock’n’roll. Così io e Kenta decidemmo di mettere su una heavy rock band, e anche gli altri furono d’accordo.
S) Chi vi ha influenzato all’inizio?
J) Quando iniziammo a suonare facevamo covers di April Wine, Def Leppard, Riot, Trespas e Axe, quindi  le influenze maggiori venivano da quei gruppi.
S) Qual è la tua opinione sul panorama heavy mondiale?
J) Beh… noi non ci consideriamo una band di heavy metal, ma di heavy rock e non suoniamo come le altre bands svedesi, o almeno i giornali stranieri dicono di no.
S) Si, ma tra le bands che amate di più ci sono Sabbath e Trouble, cioè alfieri del dark-sound…
J) Se per te dark-bands vuol dire essere fanatici del satanismo, penso che hai commesso un grosso errore, anche perché i Trouble sono una christian-rock band. Ma se pensi che è musica pesante, lenta ed oscura, allora sono d’accordo con te… Non c’è una ragione speciale per cui ci piacciano quelle bands, ma scrivono grosse canzoni e hanno grossi musicisti.
S) Consideri Overdrive un simbolo dell’epic metal?
J) In un certo senso si, perché per noi i testi sono motlo importanti, ma la cosa più importante è riuscire ad amalgamare testo e musica. Una cosa completa l’altra.Non puoi cantare una dolce ed epica canzone d’amore con la musica thrash… non avrebbe senso… è una cosa sciocca!
S) Perché Pelle se ne è andato e cosa pensi del nuovo singer?
J) La storia è questa: Pelle se n’è andato a gennaio perché non si divertiva più e il sound non gli andava più bene. Abbiamo girato 2 mesi prima di trovare un nuovo singer, che poi è il nostro bassista Zoltan Djember. Era restio ad ammettere che era grande. Così si concentrò sul suo nuovo ruolo.A questo punto ci mancava il bassista e lo dicemmo a Pelle, che nei Paradize suonava la chitarra: era perfetto!
S) Noi, sinceramente, di “Swords & axes” preferiamo la song “Broke hearted”. Qual è la tua preferita?
J) Beh, non ho canzoni preferite, ma se mi punti una pistola alla testa ti dico probabilmente “Burn in hell” o “Living in sin”.
S) Sei soddisfatto della band e del lavoro svolto con l’album?
J) Sono abbastanza soddisfatto di “S&A”. Certo, poteva venire meglio, ma se vuoi arrivare in alto devi progredire. Quando uscì “Metal attack” eravamo soddisfatti come lo eravamo quando uscì “Swords & axes” ma non lo saremo più quando uscirà il nuovo album.
S) Una domanda che faccio a tutte le bands della tua terra: com’è la scena metal in Svezia?
J) Stanno arrivando milioni di nuove bands, la maggior parte senza un contratto. Ci sono buoni programmi heavy alla radio e mandano anche dei video alla TV, quindi penso che l’heavy metal è abbastanza grande qui in Svezia.
S) Come vanno i rapporti con la Planet Records?
J) Non buoni, anzi vanno proprio male! Ce ne siamo andati perché non ci hanno pagato delle royalties in tre anni, ed in più non avevano bene in mente il significato della parola “Planet Records”!!!
S) Il vostro nuovo lavoro seguirà le tracce del precedente o ascolteremo un nuovo Overdrive-sound?
J) Abbiamo 20 nuove canzoni che sono migliori e diverse da qualsiasi cosa abbiamo scritto finora. Abbiamo rrallentato un po’ il ritmo e abbiamo lavorato di più sul lato armonico.
S) Qual è la tua idea sul movimento heavy?
J) Penso che è una cosa grande che l’hm   abbia avuto finalmente quello che meritava! Penso anche che le bands speed/thrash/black non avranno vita lunga, in quanto si rassomigliano tutte. Invece bands come Queensrÿche o Manowar o Warlord o Savatage o Jag Panzer o Trouble, resisteranno a lungo perché mettono più fantasia e finezza nella loro musica.
S) Cosa c’è nel vostro futuro?
J) Abbiamo registrato un demo e lo abbiamo mandato a molte labels che hanno dimostrato di apprezzare il nostro lavoro. Alla fine dell’estate speriamo di fare un tour.
S) Janne, dì qualcosa ai nostri lettori…
J) Combattete per la causa del metallo! Spero vivamente di venire e di suonare per voi in Italia, un giorno. KEEP ON ROCKIN’

PER CONTATTI:
Janne Stark, Erikdahlbergsvägen 48,
S-29200 Karlshamn (Svezia)


DEMO-DEMO-DEMO-DEMO-DEMO

Durtie BlondeDal New Mexico, un buon gruppo hard, ma sporco. Ricordano gli Aerosmith. EdenDella serie “ma chi ha detto ai Ratt di fare successo?”. Anche gli Eden seguono la moda. EnforcerCinque brani ala alto contenuto tecnico. Potenti! Li aspettiamo all’esordio discografico. Contattateli!!! GravePezzo unico, “Love”. Chitarroni, ritmica potente, voce svedese… Ah, ci sono anche le tastiere. Hellion – 2 tracks demo per la rivelazione dell’84. Ann Boleyn è sempre più braba (e più bona!). 2 pezzi uno più bello dell’altro. Ma quando cazzo esce il nuovo album? Hallows Eve – Poco prima dell’album, è uscito il demo con 2 pezzi, “Metal marchants “ e “Hallows Eve”. Leggetevi la recensione del disco. Havoc – È un buon gruppo che riesce ad amalgamare una buona dose di speed con la liricità del cantante. Saranno da seguire. Hell’s Dagger – Ricordano i 4 Crüe, ma hanno un chitarrista più bravo e un cantante meno potente, eppoi sono canadesi. Hirax – Gruppo superveloce già molto conosciuto nell’undeground. È prossimo il suo esordio su Metal Balde. Jag Panzer – Un solo pezzo, “Black Sunday”, che è la logica continuazione dell’album “Ample destruction”. Mantas – Registrato dal vivo, risente del casino che avvine ai concerti di black-metal. Non è ne migliore né peggiore di tanti altri. Overkill – Buon gruppo di scuola Motörhead. Buono il demo registrato anche abbastanza bene. Velocità e “noise” su tutto. Raider – Prodotto da Nick Bowcott (Grim Reaper), segue la scia del più noto gruppo della Ebony, tra power-metal e un pizzico di magia. Siren – Dopo l’ottimo 45 giri, ecco il nuovissimo demo di questo gruppo dedito a certo dark non molto pesante (“do you remember Angel Witch?”). Steel Assassin – A livello underground sono tra i più conosciuti, ma ancora non hanno un contratto. Lo stile? Naturalmente thrash, ma con un ottimo cantante. Whiplash – Ad un primo ascolto ricordano i Metallica; ad un secondo, ricordano i Metallica; ma al terzo ricordano i Metallica mentre al quarto… Heir Apparent – Ottimo gruppo sullo stile dei Queensrÿche. Il cantante non è Geoff Tate. Comunque rimangono sempre un ottimo ensamble da seguire in futuro. Rude Girl – Lo dice il nome stesso: ragazza rude, grezza, rozza, selvaggia. Mi sono piaciute! Sono girls molto toste, molto “heavy”; la voce è arrapantissima!!! Blessed Death – Metallo al napalm. Come una canzone del gruppo. Trash & black in tutte le salse. Possessed – “Death metal”, “Evil warriors”, “Burning in hell”: naturalmente, da questi titoli il gruppo non può essere che………. Nuclear Assault – Da un nome così non potete aspettarvi atmosfere AOR, quindi, basta! Future Tense – Il demo è vecchiotto, ma mi permette di parlare di questo ottimo gruppo olandese. Tirato quanto basta, danno spazio anche alla melodia 8mai banale, però!). Erano su un volume di Metal Massacre. Dehumanizers – Pensavo che Cirith Ungol era il massimo della stranezza finché non ho sentiti questi D. Non so se dare un giudizio negativo o positivo, visto che non c’ho capito un cazzo! Exodus – Demo dell’82 quando ancora c’era Kirk Hammett. Secondo me erano migliori allora. Terror – Non vi tragga in errore il nome. Sono un ottimo gruppo dark, ma non scadono mai nel black. Agent Steel – Ecco un altro gruppo di cui sentiremo parlare in futuro. Ottimi chitarristi e ottimo cantante. Ve li consiglio spassionatamente. Hellwitch – Per fortuna è un pezzo solo. Vogliono raggiungere l’oscar della velocità togliendolo ai Sodom. Sceptre – Anche si i pezzi sono tirati, non è puro thrash, quindi mi piacciono. Non so se abbiano fatto qualcosa dopo questo demo dell’83. Medusa – C’è una ragazza che canta e forse questo li accomuna a certi gruppi tipo Warlock. Vale lo stesso discorso degli Sceptre per quanto riguarda il seguito a questo demo del 1983. Megadeth – I pezzi che compongono questo demo dell’84, sono più immediati di come appaiono sul disco. Molto meglio dell’lp. Malice – Sono passati 3 anni da quando apparvero sul primo volume di Metal Massacre. Molto più leggeri di allora, più sulla scia di gruppi alla Great White. Ufo – Dopo un anno di crisi (scioglimento) Phil Mogg ha riformato gli Ufo insieme a Paul Rayomnd e ad altre persone. Questo 2-tracks demo, è la testimonianza del nuovo capitolo Ufo. Un giudizio? Meglio questi dei precedenti!


INDIRIZZI

RAIDER-n.1 Bungalow, Pucknuphall,
Twyning, Tewkesbury,
Glouchestershire, GL20 GEL (UK)
EDEN-P.O.Box 6681, Huntington
Beach, CA 92615 (USA)
ENFORCER-c/o Brain Torosion,
290 7th st. #2B, Wheeling,
IL 60090 (USA)
HALLOWS EVE-P.O.Box 811, Austell,
GA 33001 (USA)
HAVOC-c/o Jeff G.Froerer,
1085 Valley Forge Dr., Sunnyvale,
CA 94087 (USA)
HELL’S DAGGER-
c/o Paul Levesque Management,
2538 De La Voliere, Laval,
Quebec H7L 4B6 (Canada)
AGENT STEEL-c/o John Cyriis,
18137 Cohasset st., Reseda,
CA 91335 (USA)
DEHUMANIZERS-2006 35th ave. W,
Seattle, WA 98199 (USA)
HIRAX-6062 San Rafael Dr.,
Buena Park, CA 90620 (USA)
JAG PANZER-c/o Mark Briody,
1540 Shasta dr., Colorado Springs,
CO 80910 (USA)
MANTAS-c/o Chuck Schuldiner,
609 Citrus st., Altamonte Springs,
FL 32701 (USA)
POSSESSED-2093 Dublin dr.,
San Pablo, CA 94806 (USA)
STEEL ASSASSIN-c/o Chris Ferretti,
25 Modena dr., Warwick,
RI 02886 (USA)





Le novelle di Sentinel

“Quel pomeriggio di un giorno da cani
1ª puntata

 Bene! Dopo questo concerto nessun gruppo heavy vorrà più suonare a Terni. Domenica 8 settembre c.m., si è svolta la classica manifestazione con la solita accozzaglia di gruppi, diversi tra loro, organizzata dal P.C.I. nell’ambito della Festa Provinciale dell’Unità. Con la scusa di un non bene identificato concorso, si sono esibiti gruppi funky, jazz, skif-pop e heavy metal. Tralasciando i fatti cronologici che non interesserebbero a nessuno, volevamo fare un articolo contro certe manifestazioni pseudo-culturali che nulla hanno a che vedere con la realtà rock di Terni. Tra parentesi, un plauso a Gunfire e Tyrant Town. Non ci vergognamo affatto nell’affermare a dire che la nostra città è il classico esempio di città gretta, bigotta e “compagnona” e all’insegna del “tanto basta che se magnano li facioli co’ le cotiche!”. La cosa più interessante di tutta la manifestazione, a parte i due gruppi heavy, è stata l’epilogo del concerto. Ore 23,55: inizia il lancio di 3 monetine da 100 e da 50 per un totale di L. 250 verso i Tyrant Town. Ore 24,00: la prima lattina atterra su qyella cosa che LUI usa per spartire le orecchie! Ore 24,04: seconda lattina sempre sulla testa di cui sopra; una lattina colpisce il batterista che, naturalmente, rilancia il corpo condundente verso il colpevole. L’incazzatura sale. Ore 24,06: primi approcci con la checca. Ore 24,10: fine del concerto ed inizio della rissa. La checca s’incazza e Bruno risponde: “Sapessi io!” (“…oh com’è lontana l’Austria!” per informazioni telefonare a Bruno allo 0744274820 o.p.). Ore 24,10 e 30”: “Io lo faccio per coinvolgere, non come questa massa di stronzi che sta seduta!” afferma la checca. “Ué, bigûl! Strunsi a chi???”…BODOBOOM!!!..e gli occhiali della checca volarono! Ore 24,13: dopo la scazzottata tra l’ultrà vicentino e la checca, si rischia una seconda Bruxelles. La pedana dove centinaia di milioni di miliardi di persone, praticamente sessantanove (vedi Vienna è sempre più lontana) stavano assistendo divertiti al fuori programma, cede. Scompiglio generale. I “compagnoni” incitano alla calma. Per concludere degnamente la serata, siamo andati al Giardinetto (vedi Pizzeria) e ce semo sollazzati co’ 19 bomboloni (vedi Karen, Sabina e Alexandra) alla faccia della checca e dei mangiatori di fagioli con le cotiche.

Lunedì 9/9/85, ore 24,00 abbondanti come i piatti di salame piccante del Giardinetto, siamo riuniti a scrivere l’articolo in attesa della notte che porta “Io, i miei pensieri e quel p…. di … e questo tutte le notti!!!! (tutto questo dal 30 agosto assera in poi: vedi BOBO). Ore 24,26: ce stamo sbudellanno da le risate con quest’articolo (veei pssst pssst). Morale della favola: una storia infinita finita male!

P.S. Gestapo? ‘Sta bottiglia, grazie!
P.S.S. Suicide solution, Bruno!
P.S.S.S. PCHHEEESSSMA!!!
P.S.S.S.S. “Ilo, chiama Cioccia!”
P.S.S.S.S.S. Si va avanti, ce vole poco!... e non abbiamo neanche bevuto! Era nostra intenzione fare un articolo contro le manifestazioni  musicali organizzate a Terni, ma non ci siamo riusciti!

(Fine prima puntata)
- continua –

Nota della Redazione:
queste colonne sono tutte vostre! Mandateci i vostri articoli strani, kitsch, sballati, nosense. Insomma, fate un articolo con quello che vi passa per la testa: se la nostra redazione reputerà tale articolo degno per lo meno di quello che avete letto sopra, lo pubblicherà! UCCIDETECI!!!
++++++++++++++++++



1 commento:

  1. I am not sure if my previous comment entered OK. Anyone interested in Abandon City as mentioned in the review should visit their Facebook page https://www.facebook.com/pages/Abandon-City/1559617814289373?fref=ts

    RispondiElimina